Neonazisti arrestati, poligoni per sparare e contatti per le armi clandestine. Il mito dei Nar: «Onore a Fioravanti per la sua trasparenza e fermezza»

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Corriere della Sera INTERNO

«Voglio andare al poligono di tiro e imparare a sparare», scrive una delle indagate ad Andrea Ziosi, l’«editore» alla guida del gruppo neonazista «Werwolf Division» con una grande passione per le armi. Quelle che servivano per organizzare attentati contro i politici, un colpo di Stato e una dittatura neonazista. Il gruppo segreto, un esercito di camerati fedeli «pronti alla battaglia» e non invece «nazisti da tastiera» aveva, però, bisogno di imparare a sparare. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

L'inquietante filo sotterraneo che collega i neonazisti di Werwolf arrestati mercoledì dalla Procura di Bologna ad ambienti antagonisti e anarchici è solo apparentemente inspiegabile. Obiettivo comune: distruggere Israele. (il Giornale)

«Mi spiace per i miei figli che crescono in un momento così difficile. (Corriere Roma)

Dux era il nickname del 16enne di Novoli (Lecce), reclutato e addestrato dal gruppo neonazista Divisione Nuova Alba , al centro delle indagini della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo,... M. (Virgilio)

Andrea Ziosi è l’altra figura apicale dell’organizzazione che puntava a sovvertire lo Stato democratico per dare vita «a un grande Stato etico ed autoritario». Del gruppo neonazista, Trevisani sarebbe il leader e per questo, da oltre un anno, non assume più sostanze. (Corriere della Sera)

La prima inchiesta risale al 2021: è della procura di Napoli. Lo scambio con quello che è stato ritenuto ai vertici del gruppo a vocazione nazista, suprematista bianco, antisemita e negazionista della Shoah, il bolognese Andrea Ziosi, erano frequenti. (il Resto del Carlino)

BOLOGNA – «Dalle prime coordinate dell’indagine “Werwolf Division” sembra un’estrema destra diversa rispetto a Casa Pound e Forza Nuova, con altri riferimenti e parole d’ordine. Non si rifà al fascismo italiano ma guarda semmai al neonazismo, agli Hammerskins, all’Europa orientale, da dove spesso arrivano i finanziamenti, a QAnon. (La Repubblica)