Lettera d'amore Berrettini al tennis, mi hai insegnato a lottare
"Tutta la mia famiglia mi ha portato a te, sei qualcosa che scorre nel nostro sangue. Ho ricevuto la prima racchetta quando avevo tre anni, ma ricordo che non fu amore a prima vista e smisi di giocare. Per riprendere a otto anni, spinto da mio fratello... E da allora sei diventato parte della mia vita". Comincia così il messaggio di Matteo Berrettini al tennis. Il romano parla dell' "amore" per questo sport in un emozionante videomessaggio per la serie "Lettera d'amore al tennis" sul sito dell'Atp. (Il Mattino di Padova)
Su altre fonti
Matteo Berrettini scrive una lettera d'amore al tennis pubblicata sul sito ufficiale dell'Atp. (Sky Sport)
Matteo Berrettini ha condiviso un messaggio toccante dedicato al tennis, parte della serie "Lettera d'amore al tennis" sul sito dell'ATP. "Tutta la mia famiglia mi ha portato a te, sei qualcosa che scorre nel nostro sangue", esordisce Berrettini nel suo videomessaggio. (Quotidiano Sportivo)
“Caro tennis”. Inizia così la video lettera del tennista romano, pubblicata dai profili social dell’Atp. “Mi sentivo come se tu fossi l’amore della mia vita. Eri impegnativo. E lo sei ancora, impegnativo. (la Repubblica)
"Caro tennis", così inizia la video lettera del tennista romano, Matteo Berrettini, condivisa sui profili social dell'ATP. "Ti sentivo come l'amore della mia vita. “Mi sentivo come se tu fossi l’amore della mia vita. (La Stampa)
(Adnkronos) – “Caro tennis. Ho sentito che eri l’amore della mia vita. Sei stato una sfida e continui ad esserlo ed è per questo che mi piaci così tanto. Sei sempre stato una questione di famiglia, qualcosa che scorreva nel nostro sangue”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Comincia così la lettera che Matteo Berrettini , in un video pubblicato sul sito Atp, dedica al suo sport. " E' stata la mia famiglia a presentarti, era qualcosa che scorreva nel nostro sangue - continua rivolgendosi al tennis come destinatario - La prima cosa che hanno fatto è stato darmi una racchetta quando avevo tre anni e ricordo che non mi eri piaciuto, così ho smesso per poi iniziare a giocare a 8 anni perché mio fratello, che è più piccolo di me, mi disse di tornare a farlo perché sarebbe stato divertente. (Tuttosport)