M5S, Grillo va alla guerra: «Mi riprendo il simbolo»

Il vaso è colmo. Beppe Grillo ha deciso: comunque vada la seconda votazione sul ruolo del garante, lo scontro con i contiani non finirà. Troppi gli attacchi, troppe le uscite giudicate a dir poco ingenerose nei suoi confronti. E troppo poche, invece, le voci di chi era al suo fianco sui palchi, di chi — come spiegano i movimentisti — «ha dimenticato di aver avuto un ruolo grazie al nome e al lavoro di Beppe». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Il fatto che Grillo faccia queste battute ci sta, io ho un’altra responsabilità, quella di guidare una comunità e guardanti avanti, alle nostre battaglie”. “A me non frega delle battute che mi vengono rivolte perché sono abituato a essere dileggiato dal sistema mediatico, dai miei avversari che ci ostacolano tutti i giorni perché diamo fastidio. (Il Fatto Quotidiano)

Ma la vera battaglia sarà sul nome e il simbolo: di chi sono? Non certo di Conte, che ne ha chiesto a Grillo l’utilizzo, ma con una scrittura privata uscita ieri da una agenzia di stampa ci sono certi impegni che vincolerebbero Grillo (a non intraprendere azioni legali circa l’utilizzo del nome e del simbolo da parte del Movimento). (Nicola Porro)

Beppe Grillo si è impegnato a non promuovere "alcuna contestazione" nei confronti del Movimento 5 Stelle per quanto riguarda l'uso del nome e del simbolo, anche se in futuro il logo sarà modificato "in tutto o in parte". (la Repubblica)

M5s, salta fuori la scrittura privata tra Conte e Grillo. Scudo legale per il garante, ma niente contestazioni su nome e simbolo

Che tristezza vedere un MoVimento nato per fa valere la trasparenza e finito con contratti semi segreti, nato da un non statuto, da una non associazione e che finisce con cause legali sulla proprietà di un nome e di un simbolo (Il Sole 24 Ore premium)

È stato lo stesso Conte ad ammettere che il suo partito attraversa difficoltà senza precedenti e conoscendo il personaggio che non è disposto a retrocedere c’è da pensare che la sua sia la ricerca di una nuova collocazione politica. (ROMA on line)

Nel testo, Grillo si impegna a non promuovere “alcuna contestazione” nei confronti del Movimento 5 Stelle per quanto riguarda l’uso del nome e del simbolo, anche se in futuro il logo sarà modificato “in tutto o in parte”, e a non intraprendere azioni legali circa l’utilizzo del simbolo da parte del M5S. La scrittura fa riferimento all’Associazione Movimento 5 Stelle del 2017, presieduta da Conte, e solleva Grillo da conseguenze patrimoniali per eventuali cause legali, prevedendo però che Grillo non collabori con forze politiche concorrenti al M5S, anche in caso di scissioni. (Il Fatto Quotidiano)