Cassani: "Vi spiego perché Pogacar è imbattibile"

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La Gazzetta dello Sport SPORT

Quando ho cominciato a seguire le Strade Bianche, una corsa fantastica per pubblico, scenari, atmosfera, ho visto ciò che mi aspettavo: la fuga davanti, tre corridori della Uae in testa al gruppo, il campione del mondo Tadej Pogacar in quarta ruota, Tom Pidcock subito alle sue spalle. Poi, invece, mi ha sorpreso l’attacco di Pidcock: grande coraggio il suo. Ma Pogacar è stato pronto, prontissimo, a seguirlo. (La Gazzetta dello Sport)

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Della Gran Fondo Strade Bianche. Il cicloamatore della MG Kvis Olmo Promotech ha concluso la sua eccellente prestazione in 3h37’32” anticipando di dieci secondi Giovanni Loiscio, mentre terzo sul podio è risultato Patrick Facchini con un ritardo di circa un minuto. (Quotidiano Sportivo)

Chi pensava che il vasto repertorio tattico di Tadej Pogacar fosse già completamente espresso ieri si è dovuto ricredere: a 49 chilometri da piazza del Campo la regia televisiva della Strade Bianche ha dovuto cambiare bruscamente inquadratura passando da un piano largo delle Crete polverose al ciuffo biondo del Marziano che spuntava da un fosso. (Corriere della Sera)

Manca la lode perché un piccolo errore lo fa finire a terra e mette a repentaglio il suo successo, ma le immagini della sua ripartenza in mezzo alla polvere delle strade serrate rimarranno impresse per molto tempo negli occhi dei suoi tifosi e di tutti gli appassionati di questo sport, rendendo questa giornata ancora più epica. (SpazioCiclismo)

Oltre 6.500 amatori, di cui il 65% proveniente dall’Italia e il 35% dall’estero, si sono presentati al via della Gran Fondo Strade Bianche Estra, organizzata da RCS Active Team, che ha chiuso il weekend di grande ciclismo sulle Crete Senesi. (SIENA FREE)

La “sesta” monumento, sfida eroica con e senza virgolette con e senza maiuscole e minuscole, è onorata e nobilitata da due campioni come Tadej Pogacar e Tom Pidcock. C’è sempre stato e c’è ancora un ciclismo di gentiluomini e non poteva essere che qui alle Strade Bianche (il Giornale)

Una vittoria speciale non solo perché conquistata con la maglia di campione del mondo, ma anche per la rincorsa a cui è stato obbligato dopo la caduta nel tratto in asfalto che precedeva l'ingresso nel settore di Colle Pinzuto. (Cicloweb.it)