La Commissione Ue nega la responsabilità del guasto informatico di Microsoft

L'interruzione della settimana scorsa ha causato ritardi e cancellazioni di migliaia di voli lasciando passeggeri bloccati negli aeroporti, disagi a banche e aziende in tutto il mondo PUBBLICITÀ Un portavoce della Commissione europea ha risposto martedì alle accuse del gigante tecnologico Microsoft di essere responsabile del peggior guasto informatico del mondo avvenuto il 19 luglio. La fonte ha negato a Euronews l'incriminazione dichiarando che l'azienda statunitense non ha mai espresso alla Commissione alcuna preoccupazione in merito alla sicurezza, né prima né dopo l'accaduto. (Euronews Italiano)

Su altri media

Secondo quanto riportato da alcuni utenti su X, in questi giorni la società sta regalando ai suoi partner una carta regalo Uber Eats da 10 dollari per scusarsi dell’accaduto. A confermarlo è la testata TechCrunch, che riporta una fonte che riferisce di aver ricevuto un’email da CrowdStrike, che comunicava l’invio della carta regalo per “il lavoro extra che l'incidente del 19 luglio ha richiesto”. (WIRED Italia)

Bloccati in Inghilterra dal crash informatico. C’è anche un gruppo di giovani polesani tra coloro che hanno dovuto fare i conti con i disagi provocati dal “bug” che, dallo scorso venerdì, ha letteralmente paralizzato gli aeroporti di tutto il mondo, causando la cancellazione di migliaia di voli, oltre a ritardi e posticipi. (La Voce di Rovigo)

In tutto il globo i voli sono partiti in ritardo, tenendo al palo migliaia di passeggeri. (Radio Radio)

Come il bug di Crowdstrike ha mandato in tilt i computer di mezzo mondo

Ovvero la stessa che nella mattinata italiana di venerdì, tramite un aggiornamento forzato del proprio software, ha dato il «colpo di grazia» all’interruzione di Microsoft Azure verificatasi già nelle ore precedenti. (Corriere della Sera)

Il blackout informatico che si è scatenato a livello mondiale a causa di un malfunzionamento del software di sicurezza Crowdstrike che ha impattato sul servizi online Microsoft ha avuto impatti sui dati personali degli utenti italiani? In particolare quelli legati ai servizi pubblici? Il Garante Privacy ha deciso di avviare accertamenti sulla base delle notifiche di data breach ricevute e in una nota l’Autorità fa sapere che si riserva ulteriori interventi qualora si ravvisassero specifiche violazioni che possano riguardare gli utenti italiani. (CorCom)

Era successo nel 2003 con il worm Slammer, poi con il malware NotPetya, sfruttato dalla Russia per colpire l'Ucraina, e con il ransomware WannaCry, diffuso dalla Corea del Nord. Ma la catastrofe digitale che venerdì ha scosso internet e le infrastrutture it di tutto il mondo non è stata innescata dal codice dannoso distribuito da cybercriminali, bensì da un software progettato per fermarli. (WIRED Italia)