Dal G7 in Italia alla Svizzera, il mondo diviso in due

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L'Eco di Bergamo ESTERI

Al G7 lo si è visto benissimo con la trascuratezza con cui il consesso (Italia, Usa, Francia, Germania, Canada, Regno Unito e Giappone) ha pensato di liquidare la questione di Gaza con il rituale «diritto di Israele a difendersi» e l’altrettanto rituale invito a praticare la soluzione «due popoli due Stati». Come se nessuno dei leader sapesse che la nascita di uno Stato palestinese è stata resa impossibile dall’espansione territoriale illegale di Israele e che, in ogni caso, non si può certo convincere Israele a cambiare strada con le sole parole, mentre intanto lo si inonda di armi o, per restare all’Italia, si sanziona proprio nei mesi della crisi peggiore l’Agenzia dell’Onu che porta aiuto ai palestinesi. (L'Eco di Bergamo)

La notizia riportata su altri media

La guerra in Ucraina e le tante implicazioni sullo scacchiere internazionale, inducono sempre più preoccupazione. Ne abbiamo parlato con Marco Travaglio, direttore de “Il Fatto Quotidiano” ospite nei giorni scorsi a Monopoli nell’ambito di Prospero Fest. (Canale7)

Riassunto delle puntate precedenti. Dopo il “successo” rivendicato da Giorgia Meloni del G7 ospitato a Borgo Egnazia, che a parte la figuraccia su aborto e diritti rimediata dal nostro Paese passerà alla storia per la ricarica da 50 miliardi sul bancomat di Zelensky buona solo a procrastinare una guerra già persa dall’Ucraina, l’ultimo disastro internazionale è andato in scena in Svizzera (LA NOTIZIA)

Mostra un gruppetto di persone, i nasi all’insù, lo sguardo perso verso il cielo come naviganti spiaggiati senza una bussola a interrogar le stelle, o come chi teme che gli stia per piombare in testa un ordigno e non sa dove scappare… Sembrano lì un po’ per caso, non per una cerimonia solenne quanto piuttosto per un qualche evento fortuito, un naufragio per esempio, un improvviso allarme… Sono i cosiddetti Grandi, mai così clamorosamente piccoli davanti all’occhio impietoso delle telecamere e al disordine del mondo che dovrebbero governare. (Volere la luna)

L’INTELLIGENZA È FINITA – Raniero La Valle foto dal G7 Italia: morti che camminano (La Bottega del Barbieri)

Nei primi quindici giorni di giugno si sono svolti tre eventi collegati fra di loro ed in grado di fare capire il nuovo ruolo della geopolitica globale, le differenze ed i possibili scontri che daranno vita ad una storia che sta rapidamente cambiando. (Economy Magazine)

Minuti per la lettura FORSE è solo una leggenda perché non erano in tanti ad ascoltare le conversazioni dei leader degli Alleati (Roosevelt, Churchill e Stalin) quando in vista della vittoria nella Seconda Guerra mondiale, si spartivano le zone di influenza in Europa. (Quotidiano del Sud)