Beko chiude gli stabilimenti, picchetto dei lavoratori: “Famiglie sul lastrico”
Questa mattina (21 novembre 2024) a Comunanza è iniziato il picchetto dei lavoratori: sono 320 le persone interessate alla chiusura dello stabilimento Beko annunciato dal colosso durante il tavolo ministeriale durante la presentazione del Piano industriale. Piano industriale ritenuto inaccettabile dal ministero ma anche dalla Regione Marche (corriereadriatico.it)
Su altri media
– "La gente come noi non molla mai", "lavoro, lavoro", "la lotta è dura e non ci fa paura", "non molliamo mai" ed ancora l'Inno di Mameli indirizzato al Governo e il Canto della Verbena e la Marcia del Palio per i senesi: a cantarlo e ad urlarlo sono duecento dipendenti del sito di Beko Europe di Siena che stamani hanno organizzato un corteo nel centro storico toscano. (LA NAZIONE)
Praticamente quasi la metà della sua forza … Un incubo che era nell’aria da tempo e che ieri ha preso forma su delle fredde slide mostrate ai sindacati: due stabilimenti della Beko Europe – ex Whirlpool – chiuderanno. (Il Fatto Quotidiano)
CASSINETTA DI BIANDRONNO – Le prospettive della vigilia erano tutt’altro che rosee, vista la situazione di crisi del mercato degli elettrodomestici e le fabbriche già chiuse in Polonia e Gran Bretagna. (IL GIORNO)
COMUNANZA. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha espresso una ferma opposizione al piano industriale presentato da Beko Europe, che prevede la chiusura dello stabilimento di Comunanza e 1.935 esuberi in Italia. (La Nuova Riviera)
Gli operai avevano già manifestato più volte negli ultimi giorni, e avevano attraversato le vie cittadine in corteo per protestare contro le decisioni imminenti della multinazionale turca. Chiuderà entro la fine del 2025 la fabbrica di congelatori della Beko Europe a Siena. (Collettiva.it)
Ore 21:55 ... AREA MONTANA - Lo ha annunciato la proprietà al Ministero per le Imprese. Anna Casini: «E' un durissimo colpo per la nostra regione e in particolare per le aree interne che continuano a pagare il prezzo di scelte industriali irresponsabili». (Cronache Fermane)