Concordato, chance a chi sfora
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Proposta di concordato preventivo biennale destinata esclusivamente ai contribuenti in regime forfetario che nel periodo d’imposta 2023, anteriore a quello dell’adesione, non hanno superato la soglia di 85.000 euro. Chi, avendo aderito al patto, supera nel corso del 2024 la soglia dei 100.000 euro, pur fuoriuscendo dal regime, potrà applicare sul reddito eccedentario la tassazione specifica con le aliquote più ridotte (10% o 3% per i soggetti start up). (Italia Oggi)
Ne parlano anche altre fonti
Con la circolare 18/E del 17 settembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una prima serie di chiarimenti in materia di disciplina del concordato preventivo biennale. (MySolution)
Una delle novità più importanti dal punto di vista fiscale, se non addirittura la più importante per il 2024, è rappresentata dal concordato preventivo biennale (Cpb). Giunti ormai a fine settembre ancora non si riesce a definire bene come funzionerà e i reali vantaggi per i contribuenti che decidono di aderire. (Quotidiano di Sicilia)
Sono state apportante notevoli modifiche rispetto alla formulazione originaria, che affiancava alla sanatoria per i periodi 2018-2023 una copertura molto ampia da accertamenti (si veda “Allo studio una sanatoria per i periodi 2018-2023 con il concordato” del 18 settembre 2024). (Eutekne.info)
Con le modifiche votate al Senato al Dl Omnibus arrivano due diverse proroghe dei termini di decadenza per gli accertamenti del Fisco. (NT+ Fisco)
Con la conversione in legge del Dl omnibus (113/24), sta per arrivare un nuovo meccanismo che introduce una forma di ravvedimento alla quale potrà accedere chi aderisce al concordato per il prossimo biennio (24+)
Questa è una delle più importanti indicazioni fornite con la circolare 18/E pubblicata lo scorso 17 settembre 2024 dall'agenzia delle entrate ed avente ad oggetto i primi chiarimenti sulla disciplina del concordato preventivo biennale (ex articoli da da 6 a 37 del dlgs 13/2024). (Italia Oggi)