Banco Bpm, la mossa di Cariverona: «Fiducia nella guida di UniCredit»
Quel poco che di veneto ancora rimaneva della storica eredità delle banche Popolari di ottocentesca fondazione, potrebbe tra qualche mese prendere in via definitiva la residenza a Milano: piazza Gae Aulenti, citofonare Torre UniCredit. Accadrà se avrà successo - la formula ipotetica è d’obbligo, viste anche le reazioni non proprio entusiastiche di autorevoli esponenti leghisti del governo in carica - l’Offerta pubblica di scambio (volontaria, quindi rifiutabile dai destinatari, cosa che peraltro gli ambienti finanziari si attendono già per oggi) lanciata da Andrea Orcel, numero uno di UniCredit, su Banco BPM, il terzo istituto di credito del Paese. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
E’ la maledizione del … (la Repubblica)
La dirigenza di Banco Bpm ha allertato i propri dipendenti con una lettera firmata dall'amministratore delegato del gruppo Giuseppe Castagna. La comunicazione ribadisce la contrarietà della dirigenza all'offerta pubblica di scambio di Unicredit, giudicata insufficiente. (QuiFinanza)
Banco Bpm risponde picche all’offerta da 10,1 miliardi Unicredit, bollata come ostile, e prepara le barricate per fermare il progetto dell’ad Andrea Orcel di creare il primo polo bancario italiano e il terzo d’Europa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Quali scenari si aprono ora per il Banco Bpm, cinto d’assedio dall’ops da 10 miliardi carta contro carta di Unicredit? Il cda di Piazza Meda l’ha già bocciata punto su punto, oltre a definirla ostile e incapace di riconoscere il vero valore dell’istituto. (Corriere della Sera)
Lo spostamento del baricentro nel paese era nei piani dei soci storici che hanno voluto il ceo alla guida dell’istituto. (Milano Finanza)
Un anello debole a cui Andrea Orcel dovrà porre rimedio per aumentare le probabilità di successo del suo piano volto a fare un salto dimensionale in Italia (sempre che l'Ops vada avanti). Già lunedì mattina il principale elemento a saltare agli occhi degli investitori è il premio quasi inesistente su cui poggia l'offerta di scambio, interamente in azioni, di Unicredit per mettere le mani su Banco Bpm (il Giornale)