L'inflazione scende, il carrello della spesa no: quanto vale la stangata su casa e prodotti alimentari
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MILANO. A settembre, secondo le stime preliminari, l'inflazione scende a +0,7%, il livello più basso registrato da inizio anno. Il calo del tasso d'inflazione si deve ancora all'evoluzione dei prezzi dei Beni energetici (-8,7% da -6,1% di agosto), ma risente anche del rallentamento su base tendenziale dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto). (La Stampa)
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Lo comunica l'Istat. Il calo del tasso d'inflazione si deve ancora all'evoluzione dei prezzi dei Beni energetici (-8,7% da -6,1% di agosto), ma risente anche del rallentamento su base tendenziale dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto)". (Sky Tg24 )
L’inflazione scende, ma è solo un effetto illusorio. Perché il carrello della spesa torna a correre. Ovvero le spese obbligate degli italiani. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, sono infatti aumentati a settembre su base tendenziale, passando dal +0,6% al +1,1%. (LA NOTIZIA)
Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua, rispetto all’1,1% che si era registrato ad agosto. (OglioPoNews)
«Il mercato farà il suo corso, i primi affetti del taglio dei tassi si vedranno tra un anno». Federico Ravenna, professore ordinario in Economia al Dipartimento ESOMAS dell’Università di Torino e chair in Economis presso la Fondazione Collegio Carlo Alberto, analizza l’andamento del potere d’acquisto e la pressione fiscale soprattutto sulle fasce medie della popolazione. (La Stampa)
Questa decelerazione, come spiega l’Istat è dovuta principalmente ai prezzi dei Beni energetici, sia regolamentati (da +14,3% a +10,0%) sia non regolamentati (da -8,6% a -11,0%). A settembre l’indice dei prezzi cala dello 0,2% con un’inflazione a +0,7% che segna il livello più basso da inizio anno. (La Voce del Patriota)
La decelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente ai prezzi dei Beni energetici, sia regolamentati (da +14,3% a +10,0%) sia non regolamentati (da -8,6% a -11,0%) e, in misura minore, al rallentamento dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,5% a +4,0%) e di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,9% a +2,5%). (Italpress)