Le ultime parole di Sharon a Sangare, 'sei un codardo'

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Il Messaggero Veneto INTERNO

"Ho incrociato la ragazza prima da davanti. Non aveva la borsa; portava gli occhiali, avrei detto che avesse i capelli biondi; indossava jeans e aveva le cuffiette nelle orecchie. A quel punto l'ho seguita da dietro, l'ho toccata sulla spalla con la mano sinistra e le ho detto "scusa per quello che sta per accadere". Con queste parole Moussa Sangare ha descritto gli istanti antecedenti all'omicidio di Sharon Verzeni, aggredita in strada a Terno d'Isola, nella Bergamasca, con quattro coltellate. (Il Messaggero Veneto)

Ne parlano anche altre testate

" Ho incrociato la ragazza prima da davanti. Non aveva la borsa; portava gli occhiali, avrei detto che avesse i capelli biondi; indossava jeans e aveva le cuffiette nelle orecchie. (il Giornale)

Come riporta Rai News, nuovi dettagli sono emersi dal verbale dell’interrogatorio del gip a Moussa Sangare, il 30enne reo confesso che nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola ha ucciso a coltellate la 33enne Sharon Verzeni. (Virgilio Notizie)

Non si sa da quanto tempo lo custodisse e che senso avesse, ma è suggestivo alla luce dell’omicidio di Sharon Verzeni, per cui Moussa Sangare è in carcere, ora a Milano, a San Vittore, dopo la rivolta degli altri detenuti contro di lui. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Le mette la mano sinistra sulla spalla destra, le dice «scusa per quello che sta per accadere» prima di accoltellarla quattro volte. Sharon Verzeni cammina ascoltando la musica con le cuffiette, Moussa Sangare la incrocia in bici e torna indietro. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Moussa Sangare era considerato un “bravo ragazzo“ fino alla maledetta notte del 29 luglio. A Susio, piccola comunità di 3700 abitanti della Bergamasca, c'è sconcerto per una tragedia assurda e difficile da comprendere. (il Giornale)

Gli ha chiesto perché la stesse accoltellando e poi è riuscita ad aggiungere: «Sei un codardo, sei un bastardo». (leggo.it)