L'editoriale/ I dazi di Trump e l’effetto boomerang
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La presidente della Bce, Christine Lagarde, è intervenuta sulla questione dei dazi. A suo avviso, sarebbe necessario importare più prodotti americani per riequilibrare la bilancia commerciale tra le due parti dell’oceano. Giusta considerazione, però è difficile pensare che, nel momento di segnare con qualche ballon d’essai l’esordio della nuova presidenza americana, Donald Trump rinunci all’idea di limitare le importazioni utilizzando come una clava lo strumento dei dazi. (ilmessaggero.it)
Su altre fonti
Euro in lieve flessione sul dollaro, nelle contrattazioni mattutine la valuta condivisa si attesta a 1,0487 sul biglietto verde. Nel frattempo la divisa statunitense si apprezza anche sullo yen del Giappone, riportandosi sopra quota 150 yen e in generale su tutte le maggiori valute. (Tiscali Notizie)
L’abisso che si è aperto davanti agli Stati Uniti (ossia al principale imperialismo, quello occidentale) è di dimensioni tali da annebbiare la mente. Deve essere per questo che nell’ultimo decennio i gruppi dominanti quel paese hanno selezionato personaggi davvero improbabili come “presidenti”. (Contropiano)
Nei giorni scorsi, il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha promesso di introdurre tariffe elevate su Cina, Canada e Messico, minacciando di destabilizzare le catene di fornitura dell’industria automobilistica e suscitando preoccupazioni tra gli investitori riguardo ai costi più elevati. (ClubAlfa.it)
Ammonterebbero al 25% del valore di ogni bene nuovo che varchi le frontiere, e sarebbero imposti fin quando Canada e Messico non rafforzeranno i controlli contro la movimentazione di droghe, in primis il Fentanyl, e dei migranti illegali. (La Gazzetta dello Sport)
Un dollaro forte sta spingendo al rialzo i rendimenti dei titoli di Stato americani, provocando un lieve calo nei future sugli indici azionari e una svendita nel mercato delle criptovalute. Oggi il dollaro statunitense guadagna lo 0,54%, raggiungendo i 106,3800 punti. (XTB)
Prosegue la composizione della squadra per la prossima amministrazione, il cui insediamento avverrà a partire dal 20 gennaio con il giuramento del tycoon. E già si conoscono le prime misure che egli ha in testa: dazi sulle merci di Messico, Canada e Cina. (InvestireOggi.it)