«Le domande che non ci facciamo e quelle che siamo costretti a porci»

Paolo Cognetti ha raccontato la sua storia di ricoveri e medicine. Il cervello è capace di cose magnifiche, ma anche di andare in tilt. Quando tutto va bene, nessuna domanda, ne facciamo solo una questione di quoziente di intelligenza; ma non ci facciamo domande su come (non) funziona il cervello. Quando ti capita, direttamente o indirettamente, di vivere certe difficoltà, subire o assistere alle cure a base di medicine, a quel punto è una domanda dopo l’altra, cui non sappiamo dare risposta. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Tra il momento di scrivere queste righe e il momento di premere “invio”, Paolo Cognetti potrebbe aver rilasciato altre diciotto interviste ad altrettanti giornali italiani, come potrebbe essere impegnato a raccontare il dramma del suo recente Tso – trattamento sanitario obbligatorio – ad altri cinque microfoni di altrettante stazioni radio-televisive, come potrebbe essere già impegnato in un reboot del Gioco dei Nove dove lui occupa il riquadro centrale e paragona la sanità pubblica italiana a “un regime che non esiterebbe a definire carcerario”, oppure potrebbe stare il pomeriggio in diretta su Instagram a mangiarsi il goulash per poi dire che alla mensa dell’ospedale Fatebenefratelli il goulash lo facevano meglio. (MOW)

L’autore de Le otto montagne, vincitore del premio Strega, è stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Lo ha detto in una intervista, nella quale ha raccontato di aver subito un TSO, un Trattamento Sanitario Obbligatorio, per una «grave depressione sfociata in una sindrome bipolare con fasi maniacali». (Donna Moderna)

Paolo Cognetti: chi è Fonte: getty-images (Studenti.it)

Come capire se è depressione e non solo tristezza: la psichiatra spiega il caso Cognetti

"Mi sono trovato a un certo punto legato al letto mani e piedi, con una siringa in una gamba, è una cosa che non dimenticherò mai": è un Paolo Cognetti irriconoscibile, senza barba e con i capelli tinti di rosso, quello che racconta al Tgr Lombardia di aver subito un Tso. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In un’intervista concessa a La Gazzetta Dello Sport Chevanton ha parlato della grave depressione sofferta dopo il ritiro dal calcio giocato e di qualche sogno per il futuro della sua vita. (Europa Calcio)

La depressione infatti è una malattia con sintomi e tratti specifici che la distinguono dalla semplice tristezza. (Fanpage.it)