Una vittoria e una sconfitta. Netanyahu scampa allo sciopero, ma si becca mezzo embargo sulle armi dal Regno Unito
Alla fine dello sciopero generale che si è svolto oggi per chiedere il rilascio degli ostaggi, il premier israeliano Benjamin Netanyahu si porta a casa una vittoria e una sconfitta. Bibi è ancora una volta (per ora) politicamente salvo. Il tribunale del lavoro, su richiesta del governo israeliano, ha fermato infatti la sommossa popolare - che ha coinvolto alcune centinaia di migliaia di persone - all’inizio del pomeriggio, alle 14.30, ben prima dell’orario stabilito dal presidente del potente sindacato Histadrut, organizzatore dello sciopero. (L'HuffPost)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"Non è una questione di Israele. Il premier del Regno Unito Keir Starmer ha definito "una decisione legale" la parziale sospensione da parte del suo governo delle esportazioni di armi verso Israele per il timore che possano essere utilizzate in una violazione del diritto umanitario. (il Dolomiti)
Le malattie croniche sono problemi di salute che richiedono un trattamento continuo durante un lungo periodo di tempo. Il ticket sanitario è la quota dovuta dai cittadini per contribuire al costo delle prestazioni di cui usufruiscono. (InformazioneOggi.it)
Il Regno Unito ha bloccato una parte delle licenze che permettono alle sue aziende di esportare materiale bellico, armi e munizioni, in Israele. Si tratta di meno del 10% del totale delle licenze e il provvedimento riguarda soprattutto società che producono componenti per droni, aerei, elicotteri e armi che permettono di colpire obiettivi terrestri. (QuiFinanza)
Questa decisione, che ha attirato dure critiche da parte del Partito Conservatore e di Reform UK, è stata giustificata da Lammy con preoccupazioni legate all’uso potenziale delle forniture militari britanniche per commettere violazioni del diritto umanitario internazionale nel conflitto in corso a Gaza. (Nicola Porro)
"Non è una questione di Israele. Londra, 4 set. (Tiscali Notizie)
LONDRA — «Una decisione vergognosa, che rafforzerà Hamas», dice Benjamin Netanyahu della sospensione delle forniture di armi britanniche a Israele annunciata questa settimana dal Regno Unito. Una sospensione parziale: copre soltanto 30 dei circa 300 tipi di armamenti venduti a Gerusalemme. (la Repubblica)