Daniele Bennati fa mea culpa: “Ai Mondiali è mancata la rabbia agonistica. C’è chi ha fenomeni straordinari: l’Italia…”
L’Italia ha archiviato una delle peggiori prove in linea della sua storia ai Mondiali: il migliore azzurro a Zurigo è stato Giulio Ciccone, 25mo al traguardo con un ritardo di oltre sei minuti dal vincitore Tadej Pogacar. La prova offerta sull’esigente circuito svizzero è stata ancora più dimessa di quanto ci si potesse aspettare alla vigilia ed è la perfetta cartina di tornasole delle difficoltà che il Bel Paese sta incontrando tra i professionisti. (OA Sport)
Se ne è parlato anche su altri media
Bagioli, rispondendo a Pogacar e sacrificando in quel gesto ogni chance residua. Cattaneo, entrando in una bella fuga. (Bici.PRO)
Dal 18 al 25 Gennaio 2025 in Costa Blanca Pedala con Riccardo Magrini, Luca Gregorio e Wladimir Belli Un Mondiale che verrà ricordato da tutti gli appassionati, quello di Zurigo. L’attacco di Tadej Pogacar a 100 chilometri dal traguardo per mettersi addosso la maglia iridata quasi tre ore dopo è già leggenda. (InBici)
Daniele Bennati torna a mente fredda a fare una analisi della prova in linea dei Mondiali di Zurigo 2024. (SpazioCiclismo)
La Squadra, come è chiamata con rispetto all’estero, si è sciolta sul lungolago nella prova iridata dominata da Pogacar, e in Italia sono rientrati soltanto i cocci. Era dal 1950, quando nessuno dei sei azzurri al via (c’era anche Bartali) arrivò al traguardo, che non andavamo così male a un Mondiale: il primo è stato Giulio Ciccone, 25° a 6’36”. (La Gazzetta dello Sport)
Quasi troppo brutta per essere vera, l’Italia di Zurigo suggerisce a Daniele Bennati qualche riflessione. Il ct azzurro, dopo aver parlato a caldo in Svizzera con i nostri inviati, ora condivide sui social il suo pensiero a freddo, ragionato. (Bicisport)
Con Bartali capitano (vincitore della Sanremo) la squadra azzurra si presenta al via del mondiale di Moorslede il 20 agosto 1950. (TUTTOBICIWEB.it)