Avetrana – Qui non è Hollywood non andrà in onda: il tribunale ha emesso il provvedimento di sospensione
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Qualche giorno fa il sindaco di Avetrana aveva pubblicato una nota: «La stessa comunità ha da sempre cercato di allontanare da sé i tanti pregiudizi dettati dall’omicidio, dal momento che la tragedia destò sgomento nella collettività, interessata da una imponente risonanza mediatica, che stimolò l’ente a costituirsi parte civile nel processo penale a carico di Michele Misseri, fino alla condanna degli imputati al risarcimento del danno all’immagine in favore del Comune di Avetrana per una serie di riflessi negativi sulla collettività». (Vanity Fair Italia)
Su altri media
La serie sull'assassinio di Sarah Scazzi può fornire spunti di riflessione sulla società e stimolare un dibattito necessario alla luce delle nuove sensibilità. (Fanpage.it)
Il giudice Antonio Attanasio della sezione civile ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Avetrana nei giorni scorsi. La serie la cui prima puntata era stata programmata per il 25 ottobre parla dell'omicidio della quindicenne di Avetrana, avvenuto nel comune tarantino nell'agosto 2010, doveva essere trasmessa sulla piattaforma Disney+. (quotidianodipuglia.it)
Il giudice accoglie la richiesta di sospensione della serie sull'omicidio di Sarah Scazzi. A presentarla, a 4 giorni dalla messa in onda della prima puntata, il primo cittadino che difende la sua "città d'arte". (Dire)
Di fatto la trasmissione della fiction è stata bloccata: il prossimo 5 novembre 2024, inoltre, è stata fissata l'udienza di comparizione delle parti in Tribunale, come stabilito dal giudice. Avrebbe dovuto debuttare il 25 ottobre su Disney+, ma la serie tv Avetrana - Qui non è Hollywood, incentrata sul delitto di Sarah Scazzi, non andrà in streaming da quel giorno. (La Gazzetta dello Sport)
La trasmissione della prima puntata era prevista per venerdì 25 ottobre (il Giornale)
Qui non è Hollywood", la fiction sul delitto di Sarah Scazzi prevista dal 25 ottobre sulla piattaforma Disney+. Il primo cittadino, attraverso un pool di legali, chiedeva «la rettifica della denominazione» della serie tv e la sua «sospensione immediata». (L'Unione Sarda.it)