Siria, scontri alle porte di Aleppo tra ribelli e forze governative

Il Cremlino supporta il governo siriano: "Minaccia alla sovranità" I ribelli siriani sono alle porte di Aleppo, la seconda città più grande della Siria e si sono scontrati con le forze governative. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha dichiarato che i ribelli hanno fatto esplodere due autobombe alla periferia occidentale della città. Gli insorti si stavano avvicinando alla città da giorni e avevano conquistato diverse città e villaggi lungo il percorso. (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La Turchia che chiede di fermare i raid contro la città e di fermare “l’escalation indesiderata”. L’Iran che conferma di essere al fianco di Damasco e accusa i nemici di sempre, Israele e Stati Uniti, di avere dato il via libera a un’offensiva che ha fatto oltre duecento morti. (ilmessaggero.it)

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"Gli aerei russi e siriani hanno effettuato 23 raid sulla regione di Idlib", ha dichiarato l'osservatorio. Questi raid arrivano mentre i jihadisti e i loro alleati, che controllano Idlib, hanno lanciato una vasta offensiva contro le aree tenute dal regime siriano, arrivando fino alle porte di Aleppo, la principale città del nord. (Tiscali Notizie)

La Siria e l'incubo di una nuova guerra, scontri tra jihadisti e forze Damasco: cosa succede

Lo ha reso noto oggi l’Oservatorio siriano per i diritti umani, dopo che mercoledì scorso il gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (Hts) e le fazioni alleate hanno lanciato un attacco alle aree controllate dal governo, innescando “i combattimenti più violenti dal 2020”. (Agenzia askanews)

Stiamo assistendo, dopo otto anni dalla rottura dell’assedio della seconda città del paese da parte del regime siriano e dei suoi alleati, al ritiro di massa delle forze di Assad dai quartieri di Al-F… (L'HuffPost)

Jihadisti e gruppi armati alleati contro il regime di Bashar al-Assad hanno raggiunto il centro di Aleppo, nel nordovest del Paese, dopo intensi combattimenti con l'esercito di Damasco. Lo riferisce l'agenzia di stampa Anadolu citando proprie fonti. (Adnkronos)