Tennis: Caso Sinner, Itia "Gestione non dipende da profilo giocatore"

Nessun trattamento di favore nei confronti del numero uno del mondo per la positività al clostebol ROMA (ITALPRESS) - Nessun occhio di riguardo. L'Itia, la International Tennis Integrity Agency, torna a far sentire la sua voce sul caso Sinner attraverso le parole del Ceo Karen Moorhouse. L'Agenzia mondiale antidoping (Wada) ha presentato ricorso al Tas contro l'assoluzione del numero uno del mondo, il quale è stato ritenuto esente da colpa o da negligenza da un tribunale indipendente nominato dall'Itia, dopo esser risultato positivo al Clostebol a un controllo svolto a Indian Wells il 10 marzo e in un altro test effettuato la settimana successiva. (Tiscali)

La notizia riportata su altri giornali

News in aggiornamento (Tuttosport)

Il modo in cui gestiamo i casi non cambia, indipendentemente dal profilo del giocatore coinvolto. Per essere assolutamente chiari, il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall’Agenzia mondiale antidoping e dal Programma antidoping del tennis. (la Repubblica)

Jannik Sinner non ha goduto di alcun trattamento di favore sul caso Clostebol: è questa la sintesi di quanto ha comunicato quest'oggi l'Itia (l'Associazione internazionale per l'integrità nel tennis) che aveva subito scagionato il numero uno del mondo con una sentenza netta e cristallina che parlava di " assunzione involontaria " per la contaminazione della famosa pomata utilizzata dall'ex fisioterapista dell'altoatesino, ma che intende ora fare chiarezza su una vicenda dall'eco mediatica internazionale dopo che la Wada (Agenzia mondiale antidoping) ha fatto ricorso al Tas (Tribunale arbitrale dello sport) contro la decisione di marzo dell'Itia, riaprendo di fatto il caso. (il Giornale)

“Gestiamo tutti i casi allo stesso modo. Ricorso della Wada sull’interpretazione delle regole”: l’Itia chiarisce la sua posizione su Sinner

Anche l'agenzia del tennis che ha scagionato Sinner può essere di ispirazione alla Wada. Così il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, durante la trasmissione "L'altra Italia" su Rai2, dice la sua sul ricorso della Wada nei confronti di Jannik Sinner per il caso Clostebol (Il Mattino di Padova)

La decisione dell'International Tennis Integrity Agency (Itia) di scagionare Jannik Sinner dall'accusa di doping a seguito della positività al Clostebol si è attenuta alle regole definite "dal Codice mondiale antidoping", a sua volta "stabilito dall'Agenzia mondiale antidoping", ovvero la Wada che ora ha fatto ricorso al Tas contro quella decisione. (Il Mattino di Padova)

Il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall’Agenzia mondiale antidoping, e dal Programma antidoping del tennis. Il modo in cui si svolge un caso è determinato dalle sue circostanze, dai fatti e dalla scienza“. (Il Fatto Quotidiano)