Acciaio, Bregant (Federacciai): Italia deficitaria per 1 mln tonnellate nel 2020

“Nel 2020, quindi, siamo stati deficitari di acciaio per circa 1 milione di tonnellate, nel 2019 per circa 2 milioni”, continua Bregant

Nel 2019 erano di più, ed era più alta anche la produzione.

Lo spiega a LaPresse il direttore generale di Federacciai, Flavio Bregant.

(LaPresse) – “Per quanto riguarda l’importazione totale di acciaio l’Italia nel 2020 ha importato circa 16 milioni di tonnellate. (LaPresse)

La notizia riportata su altri giornali

EDIZIONE DI MARTEDì 1° GIUGNO 2021 (Provincia Granda)

(LaPresse) – Italia prima in Europa per quanto riguarda la crescita della produzione di acciaio nel primo trimestre. L’Italia è tornata ai livelli di produzione ante-Covid e li ha leggermente superati in tempi molto rapidi” (LaPresse)

“Nonostante nel generale contesto di mercato siano oggi percepibili segnali ottimistici nella crescente e maggiormente stabile domanda di acciaio, la società non è nelle condizioni di assicurare l’immediata e totale ripresa in esercizio di tutti gli impianti di produzione e del completo assorbimento dell’intera forza lavoro”, scrive la società (LaPresse) – Altre 12 settimane di cassa integrazione per 4.000 mila lavoratori dell’ex Ilva a partire dal 28 giugno. (LaPresse)

E’ quanto spiega a LaPresse il direttore generale di Federacciai, Flavio Bregant “Se chiudessero l’impianto quei milioni di tonnellate prodotte dall’Ilva dovremmo importarli dall’estero”. (LaPresse)

Taranto è la città dov’è nata mia madre. Quand’ero piccola, durante l’estate, ci andavo sempre a passare una quindicina di giorni e l’Ilva – che all’epoca si chiamava Italsider – era la prima immagine che mi arrivava dopo che la macchina usciva dall’autostrada e imboccava la via Appia, subito prima di entrare nella città vecchia, attraversare il Ponte Girevole, e avvicinarsi alla casa dei nonni. (La Stampa)

Tre anni la pena per l’ex presidente della Provincia, Gianni Florido, che risponde di concussione e tentata concussione, reati che avrebbe commesso in concorso con l’ex assessore provinciale all’ambiente Michele Conserva (anch’egli condannato a 3 anni) e con Archinà. (ilmessaggero.it)