Più che tassare i profitti extra, il governo deve aggiustarli prima (di E. Barucci)

Questa settimana porta con sé due novità importanti sul fronte dei conti pubblici: l PIL degli ultimi anni è stato rivisto verso l’alto, il Ministro Giorgetti ha rilasciato un’intervista a Bloomberg in cui ha preannunciato che ‘‘non esistono contributi volontari delle aziende, quello che esiste è la stella polare che è l'articolo 53 della Costituzione, secondo cui ciascuno è chiamato a contribuire in base alla propria capacità. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altre testate

I banchieri, d’altra parte, resistono fermamente a qualsiasi normativa fiscale che possa imporre prelievi forzati dai loro profitti: l’introduzione di una tassa sugli extraprofitti è stata scartata, sia per l’opposizione dell’Associazione Bancaria Italiana sia per il dissenso di gran parte delle forze di maggioranza, inclusi forzisti e leghisti. (ComplianceJournal.it)

– Gli extraprofitti e la relativa richiesta di tassarli sono diventati da qualche anno come l’Araba Fenice della politica e l’Araba economica di parte di questo governo, come anche di larghi settori dell’opposizione e di una fetta rilevante del fronte sindacale che, almeno a parole, si mostra compatto nel rivendicare interventi e prelievi fiscali su questa sorta di Eldorado. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Anche se la manovra richiederà sacrifici, come ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti, le imprese danno fiducia al governo. Affrontare il tema del debito pubblico, scongiurare tagli e confermare la riduzione del cuneo fiscale puntando sulla crescita. (il Giornale)

Banchieri, l'idea di una tassa sulle stock option: l'ultima ipotesi del governo sugli extraprofitti delle banche

La tassazione degli extraprofitti delle banche rischia di produrre danni collaterali alle imprese e di avere un impatto negativo sul sistema economico del nostro paese. (LA STAMPA Finanza)

In sostanza, le banche affermano che potrebbero accettare misure che impattino solo temporaneamente sui tempi di incasso o di pagamento dei crediti e dei debiti fiscali, ma senza effetti retroattivi o patrimoniali. (Radio Radio)

Nonostante il boom del gettito, il governo continua comunque a studiare il contributo straordinario da parte delle banche e delle imprese che hanno fatto alti profitti, anche per dare una connotazione politica alla manovra. (Corriere della Sera)