MotoGp: Marc Marquez da record ad Aragon, Bezzecchi e Bastianini costretti a passare dalla Q1

Marc Marquez domina il venerdì di Aragon e chiude con il nuovo record di 1’45”801. Prenota un grande fine settimana l’otto volte campione del mondo che si porta il fratello Alex in scia al 5° per un doppio risultato del Gresini Racing. Seconda e terza la Aprilia con Aleix Espargaro e Maverick Vinales, a conferma che il tracciato piace alla RsGp, visto che Raul Fernandez e Miguel Oliveira 9° e 10°, con Franco Morbidelli 7°ed il sorprendente Zarco 8° con la Honda (Corriere Romagna)

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L'asfalto nuovo, nero, lucido e scivoloso di Aragon è stato il principale tema tecnico del venerdì spagnolo della MotoGP. (MOW)

ARAGON Il ducatista del team Gresini ferma il cronometro sull’1’45”801 sulla pista spagnola, mettendosi alle spalle le due Aprilia. Sesto tempo per Bagnaia (Sport Mediaset)

È Marc Marquez il protagonista indiscusso del venerdì ad Alcaniz. Ma il pilota Gresini, al comando per l’intero turno, impressiona anche per il ritmo elevato con tutti i tipi di gomme. (La Gazzetta dello Sport)

MotoGp di Aragon, le prove libere. Marquez il più veloce, Bagnaia solo 21°: difficoltà per Pecco, cosa è successo

Pecco Bagnaia non ha vissuto il venerdì più brillante della stagione in quel di Aragon, ma il sesto posto ottenuto nella Practice certifica come non serva preoccuparsi eccessivamente. Specie ascoltando le parole del piemontese, alle prese con una mattinata pressoché inutile e dunque con poco tempo a disposizione per trovare il perfetto assetto per la sua GP24. (Motosprint)

Più che altro sembra che al venerdì, e a differenza degli altri tre contendenti (Bagnaia, Martin e Bastianini) Marquez sia già a posto per la gara: il passo c'è, il giro secco c'è, la confidenza con la moto c'è. (Moto.it)

Sul circuito del MotorLand, il tempo registrato dall'otto volte campione del mondo è di 1'48"289. Bene anche il sudafricano Brad Binder (Ktm, +0"663), al quarto posto; quinto, invece, Fabio Di Giannantonio (Ducati Pertamina, +0"665), primo degli italiani, nonostante gli acciacchi fisici. (Corriere della Sera)