Firenze, corteo e sciopero dei lavoratori della moda: «Servono delle risposte e un tavolo di confronto»

Corteo e sciopero dei lavoratori del settore della moda toscana da tempo in cirisi. I lavoratori hanno sfilato per le strade di Firenze con striscioni chiedendo un piano per rilanciare il settore. Tra loro anche Fabio Franchi della Cisl: «La Toscana e Firenze devono tornare ad essere protagonisti della manifattura - sottolinea -La crisi del distretto della moda mette a rischio la tenuta sociale della regione, servono delle risposte e un tavolo di confronto» (video.corrierefiorentino.corriere.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

A fare da trait d’union, la parlamentare aretina Tiziana Nisini. Ci sarà molta strada da fare, ma il governo si è impegnato a recepire le istanze delle associazioni di categoria per frenare la crisi del comparto moda. (LA NAZIONE)

Lo hanno fatto ieri mattina a Firenze con una manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil fiorentine che ha coinvolto circa 2mila addetti del settore e dell’indotto. Significativa adesione all’iniziativa anche dal Valdarno aretino. (LA NAZIONE)

Da piazza Adua alla prefettura, sfila il personale della pelletteria, del tessile, della componentistica metallica, della gioielleria, della logistica e del commercio. Con loro Cgil, Cisl, Uil e altre sigle sindacali sono in piazza in modo compatto. (Corriere Fiorentino)

Carenze igienico sanitarie, chiusa una pizzeria

Proprio per questo la manifestazione regionale di ieri per la qualificazione delle filiere e la tutela dell’occupazione del settore moda, ha visto scendere in piazza circa duemila lavoratori. E la moda, soprattutto in Toscana, da un paio di anni è in sofferenza. (LA NAZIONE)

Abbiamo voluto portare una presenza di solidarietà con cui dimostrare il pieno sostegno alla vertenza. Sinistra Progetto Comune (Comune di Firenze)

Da un’attenta ricognizione dello stato dei luoghi, sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali degli ambienti e delle attrezzature, nonché un errato stoccaggio degli alimenti e la mancanza di un idoneo impianto idrico. (Tarantini Time Quotidiano)