Berco, si apre un spiraglio. Ritirati i 480 licenziamenti
Di Federico Di Bisceglie È presto per cantare vittoria. Ma il fatto che Berco abbia deciso di ritirare la procedura di licenziamento collettivo avviata nell’ottobre scorso e, parallelamente, di disdire il contratto integrativo, è sicuramente rilevante. Anche perché i posti di lavoro in ballo sono 480. Il tutto "a condizione che sia raggiunta un’intesa con le organizzazioni sindacali". È questo che scrive a chiare lettere l’azienda in una nota nella quale viene chiarita la posizione. (il Resto del Carlino)
Se ne è parlato anche su altri media
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Lungo il corteo seguito da comizi in piazza. «Eravamo fra i sette e gli ottomila», racconta Davide Benazzo, segretario dei metalmeccanici Cgil di Rovigo. (Corriere della Sera)
L'ottavo Presidente della Repubblica Italiana dal 1985 al 1992, Francesco Cossiga: "Il più grande costituzionalista britannico di cui non voglio fare il nome definisce la Costituzione italiana come la peggiore Costituzione adottata nel dopoguerra in Europa perché era un accordo: 'Tu non fai la rivoluzione io non ti metto fuorilegge'. (Il Giornale d'Italia)
Crisi Berco, l'appello del ministro Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) durante il tavolo sulla vertenza: «Trovare un accordo per evitare i licenziamenti». Nei giorni scorsi i sindacati avevano organizzato un folto corteo a Copparo (Ferrara) per protestare contro il piano di esuberi che prevede, in quello stabilimento, la perdita di 480 dipendenti. (ilgazzettino.it)
Ritirata la procedura di licenziamento di 480 dipendenti di Berco, la società della Thyssenkrupp con stabilimenti a Copparo (Ferrara) e Castelfranco Veneto (Treviso). (Sky Tg24 )
“La Berco è l’esempio lampante di ciò che sta succedendo”, ovvero “una situazione catastrofica” con tante aziende che chiedono gli ammortizzatori e “molte con procedure di licenziamento aperte”. (La Repubblica)