Binaghi e il trionfo in Davis: «Eravamo gli ultimi, oggi siamo i più forti al mondo»
«Nel tennis eravamo gli ultimi, oggi siamo i più forti al mondo. Dato che il tennis è uno degli sport più popolari al mondo, credo sia una bellissima notizia per il nostro Paese». Il presidente della Fitp Angelo Binaghi gongola dopo la conquista della Coppa Davis e amplia il discorso sull’accoppiata con BJ King Cup, la vecchia Fed Cup, vinta dalle donne. Un’accoppiata finora riuscita solo ad altre quattro nazioni. (L'Unione Sarda.it)
Ne parlano anche altre fonti
Gli azzurri di Volandri, trascinati da Sinner e Berrettini, hanno alzato al cielo ieri la seconda Coppa Davis consecutiva, terza nella storia, grazie alla vittoria in finale contro l'Olanda (2-0). Un successo per tutto il movimento italiano, impreziosito dal trionfo in Billie Jean Cup, la coppa femminile, delle azzurre. (Corriere della Sera)
Termina con il successo in Coppa Davis la stagione strepitosa di Jannik Sinner, che in conferenza stampa racconta come i tanti successi non cambiano l’emozione per un momento tanto importante come quello del match point “Chi porta gli occhiali, chi va sotto un treno; Chi ama la zia, chi va a Porta Pia; Chi trova scontato…“. (TennisItaliano.it)
Roma, 25 nov. – “Nel tennis eravamo gli ultimi, oggi siamo i più forti al mondo. (Agenzia askanews)
Matteo Berrettini ha inciso il suo nome nella storia dello sport italiano: la storica doppietta azzurra in Coppa Davis è anche merito suo. Berrettini schiaccia Botic Van De Zandschulp, con il punteggio di 6-4, 6-2, e conquista il primo punto azzurro nella finale contro l’Olanda, poi Sinner completa l’opera battendo Tallon Griekspoor in due set: l’Italia vince la terza Coppa Davis della sua storia, la seconda consecutiva in uno storico back-to-back mai riuscito nel decennio che fu di Adriano Panatta. (Il Fatto Quotidiano)
Jannik ha vinto la Coppa Davis e trasformato in eccezionale un 2024 straordinario per i successi conquistati. (Fanpage.it)
La Coppa degli amici. Sinner marcato a uomo dagli abbracci di Musetti, Bolelli, Vavassori; lui che cerca il cuore largo di Berrettini, il gigante di panna che, al contatto, si scioglie in lacrime. (Corriere della Sera)