Alcaraz risponde a Sinner, molti giocatori sono d'accordo con me

Carlos Alcaraz ha rinnovato le sue critiche ad un circuito Atp che giudica troppo affollato, affermando che "molti giocatori" sono d'accordo con lui ed aggiungendo "dobbiamo fare qualcosa al riguardo". Lo spagnolo, attuale numero 3 del ranking, ha così risposto a Jannik Sinner, che sul tema aveva fatto notare: "Se non vuoi giocare un torneo, non ti iscrivi". Il programma "ci ucciderà", aveva affermato la scorsa settimana Alcaraz alla Laver Cup, unendo la sua voce al crescente numero di giocatori che hanno sollevato l'argomento. (Il Mattino di Padova)

Ne parlano anche altre testate

Jannik Sinner torna in campo. Sorteggiato il tabellone, il suo torneo comincerà il 26 settembre (orario da definire), quando affronterà il tennista cileno Nicolás Jarry, e, in caso di passaggio del turno, saranno Grigor Dimitrov, Andrej Rublev e, in finale, Carlos Alcaraz i suoi possibili avversari per ordine di seed. (Il Fatto Quotidiano)

Soprattutto in merito all’ultimo argomento che ha scatenato un bel po’ di polemiche. Jannik Sinner, che stoccata da parte del numero uno al mondo: frecciatina durissima al suo amico e rivale Carlos Alcaraz (MilanLive.it)

L'azzurro numero 1 al mondo: "Sono contento di tornare in campo in un torneo" (Diretta)

Sinner risponde ad Alcaraz: «Giochiamo troppo? Si può anche scegliere di non fare alcuni tornei»

Lo spagnolo è molto atteso e l’eventuale Finale contro Jannik Sinner (n.1 del mondo), campione in carica in Cina, è tra i temi di interesse. Carlos Alcaraz, reduce dal trionfo in Laver Cup dove è stato assoluto protagonista, è giunto a Pechino e sarà la testa di serie n. (OA Sport)

Carlos Alcaraz va avanti, rinnova le sue critiche al circuito Atp per via delle troppe partite e quindi, di fatto, risponde a Jannik Sinner che sull'argomento aveva evidenziato: "Se non vuoi giocare un torneo, non ti iscrivi". (La Gazzetta dello Sport)

Se qualcuno, da quelle parti, non lo conosceva, con la vittoria dell'Atp 500 del 2023 si è consacrato anche in Oriente, iniziando proprio da Pechino una scalata vertiginosa che lo ha portato sul trono del tennis mondiale. (Corriere della Sera)