Salami, mortadelle ma anche acciaio e macchinari: ecco dove i dazi di Trump faranno più male all'Italia
Quasi un paradosso. Le produzioni oggi considerate come più esposte alle intemerate protezionistiche di Donald Trump sono quelle che temono meno. Di contro i più spaventati sono i settori considerati meno a rischio, che però hanno già sperimentato sulla loro pelle lo scontro commerciale. A temere di più è il tradizionale made in Italy alimentare: cibo, vi… (L'HuffPost)
Se ne è parlato anche su altri media
Il neoeletto presidente Usa ha annunciato che per salvaguardare la produzione agricola americana ha intenzione di introdurre dazi di almeno il 10% sui prodotti alimentari d’importazione. La vittoria di Donald Trump potrebbe presto portare sgraditissime sorprese ai produttori di formaggi e vini bresciani. (Corriere della Sera)
Con l’elezione di Trump si è consumata definitivamente la trasformazione del Partito Repubblicano, votato sempre più dai ceti svantaggiati dalla globalizzazione e che aspirano a una riscossa del sogno americano. (Start Magazine)
Con Biden dazi anti cinesi e qualche misura di chiusura sono stati mantenuti, ma il quadro delle alleanze e delle aperture all’Europa tutto sommato è rimasto e nulla fa pensare che con Harris alla casa Bianca molto cambierebbe. (brescia.corriere.it)
“Se non fermano questo assalto di criminali e droga nel nostro Paese, imporrò immediatamente una tariffa di base del 25% su tutto ciò che inviano negli Stati Uniti d’America con picchi del 75%”. (Nicola Porro)
La Lega si spacca su Donald Trump. Dall’altra c’è chi, come il governatore Luca Zaia, manifesta non pochi dubbi e paure: il presidente del Veneto è consapevole che per le aziende della sua Regione, che esportano prodotti anche negli Usa, la minaccia dei dazi potrebbe compromettere il fatturato. (Virgilio Notizie)
Ci risiamo. Finito il terrorismo pre -Trump è iniziato quello post -Trump. Tra gli spauracchi più sventolati dalla propaganda rimasta spiazzata dalla vittoria del tycoon c’è quello dei dazi (su cui tra l’altro neanche Joe Biden è andato così leggero, anzi). (Liberoquotidiano.it)