Unifil, Tajani: i militari italiani non si toccano, vogliamo sapere da Israele cosa è successo

Roma, 12 ott. – “Vogliamo sapere da Israele cosa è accaduto, se c’è stata una scelta politica o è stata una scelta dei militari sul territorio. Abbiamo detto con grande fermezza che l’attacco è stato inaccettabile perché i militari italiani non sono terroristi di Hezbollah, ma sono militari di un Paese amico che si trovano lì per la pace”, lo ha dichiarato alla Festa del Foglio il ministro degli Esteri Antonio Tajani (Agenzia askanews)

La notizia riportata su altri giornali

Eppure, al vertice dei nove Paesi del Mediterraneo in un lussuoso golf-resort sulle colline dell’isola di Cipro, il principio di disgelo tra l’italiana e il francese è poco più di un tocco di colore. Con due tragiche guerre che minacciano la sicurezza dell’Europa, gli attriti politici e personali a volte passano in secondo piano. (Corriere della Sera)

Le parole del tenente colonnello a Napoli prima della missione che porterà a Villaggio Italia lo spettacolo teatrale 'Racconti Mannari' Libano, Paglia: “L’attacco di Israele all’Unifil? Con un comandante italiano non sarebbe successo” (Dire)

Si tratta del quinto casco blu colpito nel giro di appena due giorni. Il portavoce italiano Andrea Tenenti: «Molti danni alle nostre postazioni» (Open)

VIDEO Medioriente, Meloni: "Attacco a Unifil inaccettabile"

Con Emmanuel Macron e Pedro Sanchez abbiamo deciso di stilare una dichiarazione comune”. Il governo italiano ha protestato con decisione con le autorità israeliane. (Il Fatto Quotidiano)

Perché, come dice un autorevole ministro, «in Medio Oriente sono saltati tutti gli equilibri, proprio nel bel mezzo di un vuoto di potere internazionale»: con il presidente americano a fine mandato, con il dittatore russo impegnato sul fronte ucraino, con l’Onu che misura la sua irrilevanza e con l’Europa che come al solito ha il telefono staccato. (Corriere Roma)

“Anche il governo italiano ovviamente sta seguendo con grande attenzione la situazione del contingente in Libano. I militari italiani impegnati nella missione Onu e in quella bilaterale, Mibil, prestano un’opera ovviamente fondamentale, preziosa per la stabilizzazione dell’area. (LAPRESSE)