Iraq, vent’anni dopo tutto è rimasto uguale, a partire dalla retorica
Ah, sì, nel mentre ci sono stati morti incalcolabili, ma quelli evidentemente sono secondari, anzi, “necessari per i valori democratici”.
Ad ogni modo, sui libri di storia contemporanea la guerra è stata consegnata ai posteri in estrema sintesi.
di Alessandro Andrea Argeri. Il 20 marzo 2003 cade l’anniversario della guerra in Iraq dichiarata dagli Stati Uniti contro il regime di Saddam Hussein.
Ebbene, le democrazie non riescono a fermare i propri governanti dallo scatenare guerre, mentre le dittature attendono le truppe nemiche come liberatori
Poi magari, vent’anni dopo, ti scandalizzi perché i cattivi hanno imparato dai buoni. (IlSudEst)
Su altri giornali
Sono stati celebrati lunedì i vent’anni dall’inizio dell’invasione americana dell’Iraq. Per l’occasione il viadanese Paolo Bergamaschi, per tanti anni impegnati al Parlamento Europeo, ha prodotto un video che unisce un suo brano, montato assieme ad alcune immagini del fotografo di Casalmaggiore Tiziano Schiroli. (OglioPoNews)
Da una coalizione guidata dagli Stati Uniti (vi partecipà anche l'Italia: il presidente del Consiglio italiano era Silvio Berlusconi), la situazione nel Paese è disastrosa. (Euronews Italiano)
L’operazione, sulla scia degli attentati dell’11 settembre 2001 e di Amerithrax, aveva trovato l’avallo della Gran Bretagna di Tony Blair, della Spagna di José Maria Aznar e dell’Italia di Silvio Berlusconi, oltre che di una ventina di altri leader e Paesi. (L'INDIPENDENTE)
Il filosofo Michael Walzer L'esperienza non ha spinto gli Stati Uniti a cambiare il loro impegno militare, e nemmeno la strategia in Afghanistan. Quello che è cambiato nel dibattito è stato il tema di come uscire da questi interventi, secondo il filosofo di Princeton (la Repubblica)
Vent’anni fa, le truppe di terra statunitensi e alleate invasero l’Iraq. La campagna di bombardamenti «shock and awe» era iniziata il giorno prima. Vent'anni fa gli Usa e i loro alleati invadevano l'Iraq basandosi su bugie e prove palesemente false, denunciate all'epoca dal movimento pacifista globale. (Jacobin Italia)
Di Pasquale Pugliese (Il Fatto Quotidiano)