Ue, ora comanda Ursula von der Leyen. Ecco i vincitori e i vinti dopo la nomina della nuova Commissione Europea

Ue, ora comanda Ursula von der Leyen. Ecco i vincitori e i vinti dopo la nomina della nuova Commissione Europea
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Milano Finanza INTERNO

L’ex delfina di Merkel si prende la scena in Ue. E con i nuovi commissari accontenta quasi tutti. Meloni può sfoggiare la vicepresidenza, la Spagna fa il pieno con Green Deal e Concorrenza. Sorridono anche Paesi Baltici, Portogallo e Polonia. Mentre piange Macron (Milano Finanza)

Su altre testate

Intervista a Marcello Messori, economista e presidente di Allianz Bank: “Pochi governanti sono disposti a cedere sovranità, come auspicato da Draghi, per rafforzare il ruolo dell’Europa. Il Mes “è uno strumento su cui si potrebbe contare nel caso di una crisi sistemica che oggi non si vede”. (FIRSTonline)

Tra una delega alla “giustizia intergenerazionale”, un macro-portafoglio dedicato a “persone, abilità e preparazione” e una nuova direzione generale per il Mediterraneo, non pochi ieri – anche ai piani alti dei governi e delle istituzioni Ue – hanno dovuto prendere una pastiglia contro il mal di testa per capire chi si occuperà di cosa, nella nuova Commissione von der Leyen. (Open)

decide dell’Unione europea ed è attualmente composta da 27 commissari, uno per ciascuno Stato membro dell’Ue. Tra questi è incluso il presidente della Commissione Ue, che in base ai trattati europei (Pagella Politica)

Commissione Ue: per portare a casa la nomina di Fitto, FdI distorce i fatti su Gentiloni

Tranne la slovena Marta Kos, la cui nomina non è stata ancora ratificata da Lubiana, e l'austriaco Magnus Brunner, impegnato in Parlamento a Vienna. Ma già ieri pomeriggio la Commissione Ue classe 2024-2029 si è riunita a Bruxelles a Palazzo Berlaymont per un primo incontro con la presidente Ursula von der Leyen, ovviamente a fare gli onori di casa e pronta al bis. (il Giornale)

Il percorso di Giorgia Meloni e del suo governo non è facile. Anche la prossima manovra economica sarà povera, vista la scarsezza di fondi disponibili, pur se ieri il ministro dell’Economia Giorgetti, avarissimo di promesse, ha detto che il taglio del cuneo fiscale sarà «strutturale», cioè permanente. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

E quindi mi auguro che vogliano, e possano, convincere la propria famiglia politica, i Socialisti, a promuovere Fitto in audizione. Le parole di Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles fanno il paio con quelle della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che a Cinque minuti su Rai1 il 17 settembre ha detto: “Raffaele Fitto, esponente al Parlamento europeo di Fratelli d’Italia, all’opposizione dell’allora governo di centrosinistra, votò Paolo Gentiloni”. (LA NOTIZIA)