Natale di sangue in Ucraina

Natale di sangue in Ucraina
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ESTERI

All'alba del 25 dicembre 2024, l'Ucraina si è svegliata sotto un massiccio attacco russo, che ha colpito principalmente le infrastrutture energetiche del paese. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, sono state utilizzate armi ad alta precisione a lungo raggio e veicoli aerei senza pilota. La città nordorientale di Kharkiv è stata particolarmente presa di mira, con tre persone rimaste ferite durante il raid.

Nonostante la brutalità dell'attacco, nelle chiese della "martoriata Ucraina", come spesso ripete papa Francesco invocando una pace giusta, si è celebrato il Natale con una rinnovata speranza. Le parole profetiche di Zaccaria, padre di Giovanni il Precursore, risuonano particolarmente in questo contesto: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, che ha visitato e redento il suo popolo». La notte di Natale, infatti, è speciale perché, nell'oscurità di una guerra crudele che dura da oltre mille giorni, porta la luce di Dio.

Le immagini diffuse dall'esercito ucraino mostrano i soldati della 33esima brigata meccanizzata che, nonostante le difficoltà, hanno preparato cene festive per celebrare il Natale al fronte. La kutia, un piatto tradizionale simile al porridge, e le candele accese testimoniano la resilienza e la speranza di questi uomini e donne impegnati in dure battaglie con le forze russe. Per molti di loro, questo è il secondo Natale lontano da casa dall'invasione su larga scala del febbraio 2022, ma la fede e la speranza che un giorno ci sarà la pace rimangono intatte.

In questo contesto di guerra e sofferenza, la celebrazione del Natale assume un significato ancora più profondo, rappresentando un momento di unità e speranza per un futuro migliore.