Specializzandi area sanitaria, emendamento a manovra dà il via libera alle borse di studio
“Accogliamo con grande soddisfazione il riconoscimento di un trattamento economico per tutti gli specializzandi di area sanitaria non medica” commenta il presidente della Fofi Andrea Mandelli (nella foto). “Certamente dal punto di vista economico si tratta solo di un primo passo (si tratta di 400 euro lordi al mese, ovvero 4.773 euro lordiannui, NdR), ma dal punto di vista professionale è una vittoria. (RIFday)
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Sulle borse di studio agli specializzandi riconosciute in manova, "certamente dal punto di vista economico si tratta solo di un primo passo, ma dal punto di vista professionale è una vittoria". Soddisfazione anche per il ritiro dell'emendamento al Ddl prestazioni sanitarie che proponeva l'abolizione del requisito della specializzazione per i concorsi da dirigente sanitario farmacista: "Avrebbe indebolito la professione". (Quotidiano Sanità)
Dopo decenni di silenzio istituzionale e dopo la cancellazione nel 2016 della vecchia Legge 401/2000, mai applicata, è stata finalmente approvata la norma che riconosce un primo trattamento economico agli specializzandi biologi e delle altre categorie sanitarie. (FNOB)
Così, in una nota, il sen. Ma che non resti una mancia”. (FNOB)
La misura testimonia attenzione nei confronti della professione in un momento critico per la sanità italiana". Così in una nota Fnopi, Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche. (Tiscali Notizie)
Sifo esprime grande soddisfazione attraverso le parole del suo presidente: “Ringraziamo il Governo e i parlamentari che si sono battuti per raggiungere questo enorme traguardo, che come Società scientiica abbiamo cercato di raggiungere ormai da oltre ventanni”, ha detto Arturo Cavaliere, “Crediamo sia un gesto di responsabilità e consapevolezza verso una professione che pur essendo al centro di tutte le dinamiche sanitarie del Ssn, continuava ad essere considerata di eccellenza da parte di tutti gli stakeholder, ma ingiustamente non remunerata nel percorso di specializzazione rispetto alle altre professioni del comparto". (Quotidiano Sanità)