Moldova, la denuncia dell'Ue sulle "intimidazioni" di Mosca

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Il voto nel Paese per le elezioni presidenziali e il referendum sul cambiamento della Costituzione in vista dell'adesione all'Ue Il voto in Moldova nelle elezioni presidenziali e nel referendum sul cambiamento della Costituzione in vista dell'adesione all'Ue è stato caratterizzato da "interferenze e intimidazioni senza precedenti da parte della Russia". Lo sottolinea il portavoce dell'Ue per gli Affari Esteri Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles (Adnkronos)

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Bruxelles – Per il rotto della cuffia i cittadini moldavi hanno deciso che il futuro del loro Paese è quello di entrare nell’Unione europea. Il “sì” al referendum popolare sull’adesione è passato in testa lunedì mattina (21 ottobre), il giorno dopo la chiusura delle urne, e pare che la volata sia stata tirata dai residenti all’estero. (EuNews)

L’attuale presidente è stata infatti eletta per un primo mandato nel 2020, sconfiggendo il capo dello Stato uscente, Igor Dodon, noto per i rapporti molto saldi con la Russia. La rinuncia di Dodon a correre nuovamente alle presidenziali del 2024 ha dato a Sandu un chiaro vantaggio, permettendole di avviarsi ad una riconferma al secondo turno. (Treccani)

Voto in Moldavia, accuse incrociate di brogli e interferenze I due volti (sofferti) di un Paese spaccato

Le bandierine dell’Unione europea sono rimaste sulle sedie. Ne era stata posata una per ogni ospite, davanti al megaschermo allestito nel quartier generale del sì all’Europa. Anche ieri mattina, nonostante la vittoria all’ultimo voto, nessuno si è sentito di sventolarla. (Corriere della Sera)