Gli operai disillusi della Beko: “Cercheremo di salvarci, ma a Siena non importa di noi”

Siena — Quelle di Michela e Francesca sono le facce dietro ai numeri delle strategie industriali. Stanche ma non arrese. Con addosso i segni del tempo che passa e nello sguardo la preoccupazione, perché è difficile immaginare un futuro nel mondo del lavoro se hai cinquant’anni e da almeno venticinque fai l’operaio. Fuori dai cancelli della Beko una pioggerella triste bagna chi è arrivato per l’as… (la Repubblica)

Su altri media

I lavoratori Beko alzano la voce, sfilando per le vie del centro storico di Siena. (Corriere della Sera)

In corteo anche il consigliere regionale del Partito Democratico Samuele Astuti. "La crisi aziendale, la più grave della Lombardia – ha commentato – è davvero preoccupante e si inserisce in un quadro che vede l’economia della Regione in sofferenza, come ha certificato anche l’analisi di Bankitalia, e questo a fronte di una Giunta immobile e in assenza di una politica industriale". (IL GIORNO)

In sintesi: Francesco Casoli. Il leader delle cappe aspiranti, tecnologia&design, sull’ennesima vertenza occupazionale che travolge le Marche, i turchi di Beko, ex Whirpool, a sua volta ex Indesit, che prennunciano centinaia di tagli, va di effetti speciali: «Voglio fare la guerra». (corriereadriatico.it)

Il caso Arçelik-Beko: un banco di prova per la sovranità economica italiana

Questo non lo accetto”. Chiusura stabilimento Beko a Siena. (SIENA FREE)

È lo slogan che annuncia la manifestazione di lunedì, che si concluderà in piazza Salimbeni, portando ancora al centro della città la grave situazione che stanno vivendo i dipendenti dello stabilimento senese di Beko e le loro famiglie. (LA NAZIONE)

La crisi industriale legata alla ristrutturazione di Arçelik-Beko in Italia non è solo un problema locale: è una partita geopolitica e strategica che richiede una risposta all’altezza del ruolo che l’Italia riveste nel panorama globale. (varesenews.it)