Coldplay: la recensione di Moon Music

Le leggi del cosmo, l'amore universale che alla fine è l'unica cosa che conta. Hanno scelto questa direzione concettuale i Coldplay per le canzoni del nuovo disco, il terzultimo della loro carriera se terranno fede a quanto hanno dichiarato, e cioè che si scioglieranno dopo 12 album. A proposito di Moon Music (la copertina è uno scatto dell’arcobaleno lunare del fotografo argentino Matías Alonso Revelli ) Chris Martin ha dichiarato: “È il modo in cui noi, come band, ci sentiamo su tutto. (Panorama)

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Pare che l’anticipo incassato dalla band per registrare «Moon Music», il decimo album della loro carriera, sia il più alto di sempre (35 milioni di sterline), e la lista degli autori è impressionante: va da Brian Eno a Nile Rodgers degli Chic, passando per i rapper Jay-Z e Little Simz e per Apple e Moses Martin, i figli che il frontman Chris Martin ha avuto dall’attrice Gwyneth Paltrow. (Corriere della Sera)

Come ha detto lo stesso Chris Martin, Moon Music è un disco che suona perfettamente “alla Coldplay”. (la Repubblica)

Il che non è necessariamente un male. Ma Moon Music parla di tutti i colori dell’amore. (Il Fatto Quotidiano)

La musica spaziale dei Coldplay tra Luna, amore e Brian Eno

Moon Music”, il nuovo album dei Coldplay, sarà promosso anche su Roblox grazie a una collaborazione tra l’etichetta della band Parlophone, uno dei marchi di Warner Music, e la software house Gamefan: l’album raggiungerà i 79 milioni di utenti attivi giornalieri della piattaforma grazie a una missione cross-game immersiva attivata su quattro dei giochi più popolari di Gamefan, ovvero Car Dealership Tycoon, Tower of Misery, Starving Artists e Really Easy Obby. (Rockol)

Il compositore pugliese Giuseppe Gallo ha vinto il Platinum Prize (primo premio assoluto) per la composizione originale al "Berlioz International Music Competition" , con " Shàngxià" per clarinetto solo . (Tarantini Time Quotidiano)

E anche questo nuovo attesissimo album (Moon music, appunto, che esce domani 4 ottobre) conferma di essere un disco semplice ma complesso, pieno di sfaccettature spesso incompatibili tra loro ma sposate dallo stesso talento e dalla stessa visione, cosa che ormai è un «plus» sulla scena musicale mondiale così frammentata e opportunista. (il Giornale)