Lega, a Vigevano la faida la fanno a colpi di mazzette

Lega, a Vigevano la faida la fanno a colpi di mazzette
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Faide interne alla Lega. Da qua nasce l’inchiesta della Procura di Pavia che ieri ha portato ai domiciliari Andrea Ceffa, sindaco leghista di Vigevano, accusato di corruzione. Capo d’imputazione simile per l’ex parlamentare del Carroccio Angelo Ciocca, non destinatario di misura cautelare, ma perquisito ieri dai carabinieri e che si dice “estraneo” ed è accusato … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Coinvolti anche una consigliera comunale e tre dirigenti di Asm Vigevano (il Giornale)

Arrestato per corruzione il sindaco di Vigevano (Pavia) Andrea Ceffa: avrebbe procurato a una consigliera una consulenza a pagamento presso una società partecipata per evitare le proprie dimissioni. (Fanpage.it)

Nasce da una spaccatura all'interno della Lega in provincia di Pavia l'inchiesta che ha portato agli arresti il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa con altre 4 persone e che vede indagato tra l'altro l'ex europarlamentare Angelo Ciocca (La Provincia Pavese)

Angelo Ciocca, chi è il leghista pavese indagato per corruzione a Vigevano

Nasce da una spaccatura all’interno della Lega in provincia di Pavia l’inchiesta che ha portato agli arresti il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa con altre quattro persone e che vede indagato tra l’altro l’ex europarlamentare Angelo Ciocca (Il Fatto Quotidiano)

Tanto per capirci, nelle elezioni comunali di qualche anno fa al ballottaggio andarono i candidati sindaci di Lega da una parte e centrodestra dall’altra, col centrosinistra che non toccava palla nemmeno nei sogni. (il manifesto)

Quando nel 2018 a Strasburgo posò elegantemente la sua scarpa sopra i fogli di Pierre Moscovici – “colpevole” di avere argomentato in conferenza stampa la bocciatura della manovra del governo italiano da parte della Commissione Ue – il commissario agli Affari economici lo definì senza giri di parole: “Un fascista, un cretino, un provocatore”. (La Repubblica)