Hamas, Fatah e altre 12 fazioni palestinesi firmano l'accordo mediato dalla Cina per un governo di riconciliazione nazionale a Gaza

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Hamas, Fatah e altre 12 fazioni palestinesi hanno firmato a Pechino un accordo che getta le basi per la formazione di un governo ad interim di riconciliazione nazionale a Gaza nel dopoguerra. L'intesa è stata mediata dalla Repubblica Popolare Cinese (la Repubblica)

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La firma conclude tre giorni di dialogo di riconciliazione tra 14 gruppi palestinesi nella capitale cinese. Diverse organizzazioni palestinesi, tra cui Hamas e Al Fatah, hanno firmato ieri la Dichiarazione di Pechino in Cina, accettando essenzialmente di porre fine alle loro divisioni e rafforzare l’unità palestinese. (Contropiano)

Secondo il ministro, l’accordo definisce «l’Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina) come unico rappresentante legittimo di tutto il popolo palestinese». Un’intesa per «porre fine alla divisione e rafforzare l’unità palestinese», ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. (Moked)

La Cina benedice il patto Hamas-Fatah sul futuro di Gaza. E l'ottimismo di Israele diventa rabbia (di N. Boffa)

Il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, Matthew Miller, ha affermato ieri 23 luglio 2024 che il Movimento di resistenza islamica Hamas non potrà avere alcun ruolo nel governo della Striscia di Gaza dopo la fine della guerra con Israele. (Il Giornale d'Italia)

Se la diplomazia americana non è ancora riuscita, nonostante gli immensi sforzi delle ultime settimane, ad arrivare ad un accordo per il cessate il fuoco a Gaza, la diplomazia cinese ha raggiunto quella che è sicuramente un’impresa diplomatica, soprattutto per il significato simbolico che si porta dietro: un’intesa siglata tra Hamas e le altre fazioni palestinesi, tra cui Fatah, per l’istituzione di un governo di riconciliazione nazionale ad interim a Gaza, nella fase successiva alla guerra. (L'HuffPost)