Dighe siciliane non collaudate, la denuncia dell'onorevole Ida Carmina
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L'acqua, risorsa preziosa e vitale, è al centro di una nuova polemica in Sicilia. La situazione delle dighe non collaudate, promessa di risoluzione dal ministro Musumeci nel 2019, è peggiorata. La diga Trinità, nel territorio di Trapani, è stata dismessa per problemi di sicurezza, con l'acqua che finisce in mare. Castelvetrano vede disperdersi 1,5 metri cubi d'acqua al secondo, un paradosso in una regione colpita da siccità.
Il fiume Delia, che alimenta l'invaso artificiale della diga Trinità, è stato sfruttato per uso irriguo nelle campagne del Trapanese. Tuttavia, una nota del ministero per le Infrastrutture ha intimato alla Regione di svuotare il bacino per ragioni di sicurezza. La mancanza di manutenzione e il letto del lago mai ripulito dai detriti rendono la diga insicura sotto il profilo sismico.
La denuncia dell'onorevole Ida Carmina evidenzia come, a sei anni dalla promessa di Musumeci, la situazione non solo non sia migliorata, ma sia addirittura peggiorata. La diga Trinità, simbolo di inefficienza e cattiva gestione, rappresenta un caso emblematico di come le risorse idriche vengano sprecate in una regione che soffre di crisi idrica.
Le temperature in Sicilia, già a fine gennaio, hanno toccato quota 24 gradi, un'anomalia che aggrava ulteriormente la situazione. Le piogge, tanto attese dopo la più lunga fase di siccità degli ultimi 80 anni, non sono sufficienti a compensare la dispersione dell'acqua dalle dighe non collaudate.