Pedro Sanchez dà il via libera a Raffaele Fitto alla Commissione Ue. E Prodi va in pressing sul Pd
Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha espresso il suo appoggio alla nomina alla Commissione europea di Raffaele Fitto, sottolineando che tutti gli Stati membri dell’Unione europea "hanno il diritto di avere un commissario" e che spetta a ciascun Paese sceglierne uno. "Tutti i Paesi membri dell’Unione Europea hanno il diritto di avere un commissario, è così e deve essere rispettato", ha detto Sanchez in alcune dichiarazioni alla stampa da Rio de Janeiro in Brasile (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altre testate
E parimenti i coordinatori delle commissione Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato il via libera alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione e alle Riforme. (Agenzia askanews)
Roma, 14 nov. Compresa quella di Raffaele Fitto, che oggi ha avuto il “supporto” assai rilevante del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.Il capo dello Stato ha ricevuto al Quirinale il ministro a cui ha “formulato gli auguri per l’affidamento dell’incarico – così importante per l’Italia – assegnatogli dalla presidente Von der Leyen nell’ambito della Commissione dell’Unione europea”. (Agenzia askanews)
Così in un appello congiunto di Romano Prodi e Mario Monti. «Abbiamo auspicato per anni che le scelte dell'Unione Europea fossero animate dal dibattito tra le forze politiche, anche per accrescere nei cittadini la consapevolezza delle grandi poste in gioco. (ilmessaggero.it)
Non è che la seconda maggioranza Ursula, quella allargata ai Verdi che ha votato nel luglio scorso la rielezione di von der Leyen, stia morendo. Non è mai nata. Anche se, grazie a qualche gioco di prestigio, la Commissione passasse fortunosamente il voto dell’europarlamento, fissato per il prossimo 27 novembre, sarebbe solo una nuova finzione. (il manifesto)
I popolari avrebbero chiesto garanzie sull'impegno della candidata spagnola a dimettersi in caso fosse indagata per la gestione dell'alluvione (LAPRESSE)
I recenti attacchi alla candidata socialista Teresa Ribera sono emblematici di una nuova fase: l’aggressività verbale, già conosciuta nei circoli dell’estrema destra, si manifesta anche tra i Popolari, soprattutto sotto la guida del capogruppo Manfred Weber. (LA NOTIZIA)