Violenze in Duomo a Capodanno: l'ipotesi del "taharrush gamea", il fenomeno delle molestie collettive

In branco contro le donne. Le aggressioni fisiche e sessuali che avrebbero subito una studentessa di Liegi e alcuni suoi amici che hanno trascorso il Capodanno in piazza Duomo a Milano sarebbero riconducibili al fenomeno della "taharrush gamea", ossia le "molestie collettive" in segno di disprezzo per le donne. È l'ipotesi della Procura di Milano nell'indagine aperta in seguito alla denuncia, su un quotidiano online, della ragazza belga. (MilanoToday.it)

La notizia riportata su altre testate

Il caso di quest'anno, risalente alla notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio, ha già il volto di alcune vittime: una ragazza belga e alcuni suoi amici. Il primo caso in Italia si era verificato nel 2022 sempre in piazza Duomo a Milano e sempre per Capodanno (Tiscali Notizie)

In due gli inquirenti hanno individuato la vittima e i suoi cinque amici; il terzo ha registrato un movimento della folla che potrebbe essere quello in cui la ragazza e due sue amiche sono state circondate e molestate da un gruppo di giovani, che lei ha identificato come immigrati nordafricani e asiatici, con la stessa tecnica criminale usata tre anni prima nello stesso posto quando le vittime furono una decina. (Corriere Milano)

Le violenze e le molestie ai danni delle turiste belghe durante la notte di Capodanno potrebbero essere ricondotte, sostiene la Procura di Milano, a un rito di origine ancestrale, originario dei paesi arabi ma tristemente ancora attuale: la taharrush gamea. (ilgazzettino.it)

Che cos'è la Taharrush Gamea, la molestia collettiva tipica dei paesi arabi per «rimettere le donne al proprio posto»

Nella notte del 31 dicembre una studentessa belga assieme ai suoi amici ha vissuto un’esperienza terribile che ha (Secolo d'Italia)

Le aggressioni fisiche e sessuali di cui sarebbe stata vittima una studentessa di Liegi e alcuni suoi amici che hanno trascorso il Capodanno in piazza Duomo a Milano sarebbero riconducibili al fenomeno della "taharrush gamea" ossia le "molestie collettive" in segno di disprezzo per le donne. (La Repubblica)

O meglio, dice qualcosa (di molto generico) per non dire. Sulle presunte violenze di Capodanno a Milano, Beppe Sala tace ancora. (il Giornale)