Il maxi sciopero dei medici diventa un flop da record

Un copione che si ripete. Il giorno dopo uno sciopero si accende la guerra delle cifre. E, nel caso della serrata nella sanità, i numeri dicono che l'astensione del lavoro non ha funzionato. Quando ancora era in corso lo sciopero, infatti, i rappresentanti delle sigle coinvolte (Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up) avevano parlato di un'adesione all'85%. Un vuoto che avrebbe reso impossibile effettuare 1,6 milioni di visite, esami clinici e operazioni chirurgiche programmate. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

PISTOIA "La situazione che ho trovato è di grande fatica tra le lavoratrici e i lavoratori e di grande preoccupazione per il fatto che da parte del governo nazionale non ci sono risposte, né sul finanziamento del fondo sanitario nazionale, quindi sulla necessità di finanziare adeguatamente i servizi, né sulle assunzioni, né tanto meno sul rinnovo del contratto, che loro stanno aspettando e che sarebbe un loro diritto, ma che il governo nazionale sotto-finanzia". (LA NAZIONE)

Reggio Emilia, 22 novembre 2024 – Una brutta malattia in progressione e la necessità di intervenire chirurgicamente. Così, mercoledì, mentre nelle piazze medici e infermieri protestavano contro una manovra “senza risorse sufficienti per salvare il Servizio sanitario nazionale e i suoi professionisti”, Olinto Caliceti, settantottenne di Casalgrande, ne subiva il disagio. (il Resto del Carlino)

Il servizio sarà garantito durante le fasce di legge (da inizio del servizio diurno alle ore 8.29 e dalle ore 17.00 alle ore 19.59) ARTICOLAZIONE DELLO SCIOPERO (ATAC Roma)

Asl, sciopero per la giornata di venerdì 29: "Servizi minimi essenziali garantiti"

ROMA – Francesco Vaia, Direttore Generale dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”, ha commentato con fermezza lo sciopero generale di ieri, rilanciando un messaggio chiaro: il futuro del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) passa attraverso una strategia di prevenzione e innovazione. (Dire)

Nella giornata di sciopero verranno assicurati i servizi minimi essenziali nel rispetto della normativa vigente. (Libertà)

Dopo lo sciopero dello scorso 20 novembre, resta aperto il dibattito sul settore: il governo punta a emendare la Legge di Bilancio valutando l’aumento, la defiscalizzazione e flat tax delle indennità specifiche per chi lavora nel servizio sanitario pubblico. (Sky Tg24 )