Doppietta centrosinistra a ultimo round Regionali 2024,il “campo largo” rinasce?
Roma, 18 nov. – L’ultimo round delle elezioni regionali 2024 stavolta sorrida all’ex campo largo, arrivato un po sfilacciato, dopo la sconfitta a sorpresa in Liguria, alla prova delle urne per Emilia Romagna e Umbria. Dopo le prime incertezze causate dagli instant poll che prevedevano uno strettissimo testa a testa in Umbria, con le proiezioni e lo scrutinio dei voti reali il centrosinistra prende il largo e con il successo della sindaca di Assisi Stefania Proietti che strappa la regione al centrodestra e si aggiunge a quello, più scontato, del sindaco di Ravenna Michele de Pascale in Emilia Romagna, il centrosinistra tira un sospiro di sollievo. (Agenzia askanews)
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"C'è stata tanta speculazione in questa campagna elettorale, una grande Opa sull'Emilia-Romagna legata al voto delle vittime dell'alluvione. Niente spumante e balletti sul palco, Michele de Pascale festeggia l'elezione a presidente della Regione Emilia-Romagna, con una raccomandata espresso all'indirizzo della premier Giorgia Meloni: "Serve un patto repubblicano per fare un cambio di passo". (Tiscali Notizie)
BOLOGNA — Nonostante la vittoria cristallina, Michele de Pascale si fa pregare per fare il segno della vittoria. Il neogovernatore conserva una vena di timidezza anche nell’esultanza per una vittoria che gli fa brillare gli occhi, mentre entra nella sede della Regione da presidente eletto: «La prima volta che varcai questa soglia avevo 21 anni, ero un consigliere comunale. (La Repubblica)
E ringrazio Elly per parole generose nei miei confronti», dice. Stefano Bonaccini sta festeggiando, quando risponde al telefono per un intervista. (La Stampa)
«Sono un figlio di questa terra, messa in ginocchio da più alluvioni, ma che ha sempre trovato la forza per rialzarsi — dice al Corriere —. Michele de Pascale è «il predestinato», ma non quello con la vittoria in tasca, bensì quello che, qui, «ha il dovere di vincere». (Corriere della Sera)
Bologna, 18 nov. - "E' una grande soddisfazione poter cedere il testimone a un ragazzo che ha 18 anni in meno di me. Vuol dire che abbiamo seminato, che abbiamo costruito una classe dirigente autorevole ma anche più giovane". (Il Sole 24 ORE)
Poco prima Elena Ugolini aveva per prima riconosciuto la sconfitta emiliano-romagnola con ben maggiore calore: «Ho telefonato al presidente De Pascale per complimentarmi. Quando vince, Giorgia Meloni infierisce. (il manifesto)