«La situazione preoccupa, ma la missione Unifil con la Brigata Sassari resta»
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Sulla Blue Line, in quel cuscinetto a guida Onu tra Libano e Israele, ormai si vive alla giornata. Con l'escalation della crisi mediorientale che continua a toccare livelli sempre più preoccupanti, nelle basi Unifil i militari sono costretti a rifugiarsi sempre più spesso nei bunker. Il cielo continua ad essere solcato dagli ordigni che Libano e Israele si lanciano ormai quotidianamente, in una guerra che rischia di far precipitare definitivamente gli eventi sull'intera regione. (L'Unione Sarda.it)
Ne parlano anche altri media
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ordinato all'esercito israeliano di continuare a combattere "a tutta forza" contro Hezbollah, aggiungendo che i combattimenti continueranno anche a Gaza finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi della guerra. (Italia Oggi)
Questa mattina il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha opposto un secco rifiuto alla proposta avanzata da Stati Uniti e Francia e sottoscritta da diversi paesi europei e arabi per un cessate il fuoco di 21 giorni volto a scongiurare il rischio di un’escalation che potrebbe precipitare l’intero Medio Oriente in guerra. (ISPI)
Dopo la sorpresa e il trauma dell’attacco di Hamas il 7 ottobre 2023 nel sud del paese, l’8 ottobre Israele ha visto i missili iniziare a cadere nel nord. (il manifesto)
Da stamattina sono stati lanciati 57 razzi sul Libano. I caccia dello Stato ebraico hanno colpito infrastrutture al confine tra Siria e Libano che, secondo l'Idf, venivano utilizzate dalle milizie sciite per contrabbandare armi. (ilmessaggero.it)
Nessun passo indietro, nessuna ipotesi di cessate il fuoco: gli scontri tra Israele ed Hezbollah continuano. Fonti citate dai media israeliani hanno affermato che l'attacco nella roccaforte di Dahiyeh aveva come obiettivo il capo delle forze aeree, in gran parte responsabili della flotta di droni del gruppo terroristico, nonché dei missili da crociera e delle difese aeree. (il Giornale)
Unica nazione araba con una forte componente cristiana, il Libano ha all’interno almeno 18 comunità religiose riconosciute dallo Stato. (Inside Over)