I meriti reali della premier Meloni

Escludo di votare alle prossime elezioni una formazione politica di destra: credo che mi sforzerò ancora una volta di scegliere un partito del centro-sinistra come ho fatto negli ultimi trent’anni, riservandomi però fin d’ora anche la libertà di astenermi (una scelta inedita per me). Premetto questa micro-nota autobiografica (il mio piccolo pantheon politico di matrice liberal-socialista e cristiano sociale, del tutto consegnato ormai al sistema museale, me lo consente, spero), per esprimere il mio pieno apprezzamento per la conduzione politica del governo da parte di Giorgia Meloni (Giornale di Sicilia)

Su altre fonti

Ovvero ''a differenza del governo di Olaf Scholz è stata in grado di... La premier Giorgia ''Meloni ha dimostrato alla Germania che è possibile un cambio di rotta in materia di asilo''. (Virgilio)

Su Linkiesta Mario Lavia scrive: «Sicché Giorgia emerge come una grande leader laddove basta un po’ di politicismo e parlare fluently, meglio ancora se nella cornice finta di Borgo Egnazia per fare un figurone. (Tempi.it)

Secondo il giornale, Meloni sarebbe riuscita là dove il governo tedesco guidato da Olaf Scholz ha incontrato difficoltà, facendo della questione migratoria una priorità fin dall’inizio del suo mandato. (Stranieri in Italia)

“Cambiare è possibile”. La Bild elogia la strategia di Meloni sui migranti

Si tratta di un elogio in piena regola da parte di un quotidiano in genere non proprio generoso nei confronti della Meloni e del suo governo. La presidente del Consiglio, si legge sul quotidiano tedesco, “ha dimostrato alla Germania che è possibile un cambio di rotta in materia di asilo”. (Liberoquotidiano.it)

Giorgia uno, Giorgia due, Giorgia tre. Non è Rocky ma dalle cinquanta sfumature della prima conferenza stampa di fine o inizio anno (era il 29 dicembre 2022, appena tre mesi dopo la vittoria elettorale), quando aveva sfoderato il “tu” alle colleghe giornaliste e quando aveva svelato i suoi lati anche più intimisti, un bel po’ di acqua è passata sotto ai ponti. (ilmessaggero.it)

Nella Germania in bilico, senza un governo operativo e con una grande crisi interna, i cittadini sono spaesati e in vista del voto di febbraio cercano chi può risolvere i loro problemi. L'attentato di Magdeburgo del 20 dicembre è solo l'ultimo di una lunga serie di eventi terroristici che hanno contribuito a destabilizzare il Paese. (il Giornale)