Treni, caos a Roma e rete ferroviaria in tilt: cosa è successo? L’indagine della Polfer su avaria e manutenzione

C’è un’indagine della polizia ferroviaria al momento amministrativa, ma che potrebbe sfociare nel penale, sul guasto che ha mandato in tilt il nodo ferroviario di Roma Termini. Gli agenti della Polfer stanno cercando di ricostruire cause e responsabilità del disservizio che mercoledì ha portato alla cancellazione di più di cento treni, tra alta velocità, intercity e regionali, con ritardi fino a quattro ore, caos nelle stazioni e rallentamenti fino a sera. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

"Io mi occupo di approvare leggi e di trovare soldi. Non vado a piantare chiodi fino a prova contraria": il ministro Matteo Salvini e' tornato sul guasto che ha interessato il nodo ferroviario di Roma (Il Mattino di Padova)

Dopo un’estate di grande sofferenza per i passeggeri dei treni italiani, vittime di costanti ritardi, l'inizio dell'autunno non si è certo presentato meglio. (USB)

A poco più di 24 ore dal mercoledì nero dei trasporti ferroviari italiani, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso noto che è stato preso il primo provvedimento: “È stata sospesa qualsiasi attività tra Rfi e la ditta intervenuta sulla tratta ferroviaria Parco Prenestino – Roma Termini, dove si è verificato un danno alla linea con conseguenze sulla circolazione dei treni”, si legge nella nota. (Il Fatto Quotidiano)

Dalle 14.50 la circolazione ferroviaria è rallentata e si segnalano ritardi fino a 120 minuti. Alcune corse sono anche state cancellate lungo la linea Roma-Grosseto. (Il Fatto Quotidiano)

Sul posto la Polfer per accertamenti. – Ancora ritardi e treni cancellati nel giorno dopo il guasto a Roma che ha causato il caos su tutta la rete ferroviaria italiana. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

E separa i fatti dalla propaganda della sinistra, che nelle scorse ore aveva sfruttato il problematico imprevisto per attaccare il governo e per chiedere le dimissioni del vicepremier e ministro dei Trasporti leghista. (il Giornale)