In Italia meno laureati tra i giovani rispetto alla media europea.
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La quota di 25-34enni in possesso di un titolo di studio terziario è uno degli indicatori target del nuovo Quadro strategico per la cooperazione europea relativo al 2030. Nonostante in Italia, nel 2023, la quota di giovani adulti in possesso di un titolo di studio terziario sia leggermente cresciuta, attestandosi al 30,6%, resta lontana dall’obiettivo europeo (45%), è decisamente inferiore alla media europea (43,1% nell’Ue27) ed è molto al di sotto dei valori, comunque in crescita, degli altri grandi Paesi (51,9% Francia, 52,0% Spagna e 38,4% Germania). (Sardegnagol)
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In tal senso sono incoraggianti i dati dell’Istat secondo cui i giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono più inseriti in un percorso scolastico o formativo e non sono impegnati in un’attività lavorativa si riducono al 16,1% nel 2023 con un calo di 2,9 punti percentuali rispetto al 2022 e di 7 punti sul 2021. (Il Giornale d'Italia)
Il 75,4% dei laureati di età inferiore a 35 anni trova lavoro, mentre il dato dei diplomati è del 59,7%. Dall’indagine emerge anche che il livello di istruzione dei figli pesa sugli studi dei figli. (Radio Norba News)