Sanità: M. Ricciardi (M5s), 'su aggressioni governo nasconde testa sotto sabbia'
"Quella delle aggressioni ai professionisti della sanità è una vera e propria emergenza. Li abbiamo chiamati ‘angeli’ ed ‘eroi’ in pandemia, ma oggi è ricominciata la vita di trincea. Io stessa, come medico, sono stata aggredita verbalmente varie volte e a diversi colleghi è andata anche peggio. Purtroppo, il governo si limita a togliere la polvere dove l’occhio vede, perché non risolveremo il problema se non ne affrontiamo la radice: il depotenziamento della sanità pubblica. (Civonline)
Ne parlano anche altri media
Il decreto legge è stato approvato con 144 voti favorevoli, nessun voto contrario e 92 astenuti. La norma prevede l'arresto obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l'arresto in flagranza differita per i delitti di lesioni personali commessi nei confronti di professionisti. (Sky Tg24 )
“Il provvedimento, che andrà già oggi in Aula, è stato adottato dal Governo Meloni di fronte all’intollerabile aumento di questi comportamenti odiosi e inaccettabili verso medici e infermieri”, spiega il deputato luinese di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini, componente della Commissione Giustizia alla Camera. (Luino Notizie)
Via libera definitivo della Camera, con 144 voti a favore e 92 astenuti, dopo l’approvazione da parte del Senato, al Ddl di conversione, con modificazioni, del decreto 1° ottobre 2024, n. (NT+ Diritto)
Dott. Pierino Di Silverio – “Finalmente l’arresto in flagranza differita, una delle nostre richieste prioritarie, senza obbligo di denuncia, diventa oggi legge”. Questo il commento del Segretario Nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio. (insalutenews)
Con 144 voti favorevoli e 92 astenuti, la legge introduce l’arresto obbligatorio in flagranza per chi aggredisce i professionisti della salute e, in alcuni casi, l’arresto in flagranza differita per reati come lesioni personali e danneggiamento delle strutture sanitarie. (Telemia)
Questo è il vero problema da risolvere. Se prima non si risolve la problematica legata all’efficienza, all’appropriatezza e alla sicurezza delle prestazioni sanitarie che vengono erogate, per esempio, nei nostri ospedali, ma anche nelle strutture territoriali, non si affronterà mai seriamente il problema di un’utenza esasperata”. (CremonaOggi)