Inflazione testarda? Non ferma ora la Fed, ma rallenta i tagli dei tassi nel 2025
L’inflazione americana rimane testarda: i prezzi al consumo sono aumentati del 2,7% nell’ultimo anno a novembre, più del 2,6% misurato il mese precedente. I prezzi core, depurati dalle volatili componenti energetica e alimentare, sono saliti del 3,3 per cento. Entrambi i dati sono stati in linea con le attese, anche se l’incremento mensile dell’indice generale, pari allo 0,3%, è stato il più significativo da aprile. (Il Sole 24 ORE)
Su altri media
– Presentata la ricerca ‘Consulenza finanziaria, genere e pari opportunità’, realizzata da Letizia Mencarini, professoressa ordinaria di demografia dell’Università Bocconi, e Paola Profeta, prorettrice all’Università Bocconi e professoressa ordinaria di scienza delle finanze, cofinanziata da Anasf e J. (Il Giornale d'Italia)
Dopo l'inflazione Usa, in linea con le attese, si rafforza l'idea di un nuovo intervento della Fed sulla politica monetaria. Resta alta l'attenzione sulle tensioni geopolitiche, in particolare in Medio Oriente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ultim'ora news 11 dicembre ore 20 (Milano Finanza)
Il dato sull’inflazione non stupisce. Tutto perfettamente secondo previsioni, con i mercati crypto che però hanno avuto una reazione positiva almeno in prima battuta. CPI classica a +2,7%, in leggero rialzo rispetto ai dati del mese scorso, Core invece ferma a +3,3%. (Criptovaluta.it)
L’aumento è in parte influenzato dai bassi effetti base dello scorso anno. I costi energetici sono diminuiti meno (-3,2% rispetto al -4,9% di ottobre), soprattutto a causa della benzina (-8,1% rispetto al -12,2%) e dell’olio combustibile (-19,5% rispetto al -20,8%), mentre i prezzi del gas naturale sono aumentati dell’1,8%, rispetto al 2%. (Scenari Economici)
I listini europei trattano poco mossi. Milano guida con un +0,50%, mentre Francoforte sale dell 0,42% e Parigi dello 0,39%. A Piazza Affari si distinguono il comparto dei beni industriali e quello della distribuzione. (Milano Finanza)