Giorgia Villa, la caviglia rotta tre giorni prima di Tokyo, poi la risalita fino all'argento storico di Parigi

«Se penso alle Olimpiadi mi viene la pelle d’oca», si era lasciata scappare nei lunghi mesi della preparazione, senza immaginare che la pelle d’oca l’avrebbe provata chi l’ha vista all’opera alla Bercy Arena di Parigi, vincendo l'argento a squadre. Nel vederla volteggiare alle parallele asimmetriche, vestita di bianco con i lampi argentati ricamati, che si muovevano con lei, con quel numero sulla schiena, il 355, e un punteggio alla fine della prova di 13,766 (più alto rispetto alle qualifiche) che l’ha piazzata subito lì, tra le migliori. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

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Però, stavolta, la curiosità è anche più pruriginosa per l'inversione di tendenza. Le donne avanzano e, dalla politica allo sport, se la giocano alla pari. (il Giornale)

Tutte hanno dedicato la vita allo sport ai massimi livelli. Altre ancora sono vere pioniere, che aprono la strada alle nuove generazioni e alle discipline del futuro. (Elle)

Entrata a far parte della famosa società sportiva di Brescia, la Brixia, a soli dieci anni, ha presto dimostrato di essere una giovane promessa dello sport. Giorgia Villa ha iniziato a coltivare la sua passione per la ginnastica artistica fin da quando aveva appena tre anni. (ilmessaggero.it)

Olimpiadi 2024, tra le campionesse da seguire ci sono l'americana Simone Biles, le "nostre" Jasmine Paolini e Irma Testa. Soprattutto sono (Io Donna)