Mostra di Venezia, la passione di Adrien. Brody-esule si esalta: "Mia madre una rifugiata"

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– Con una voce bassa, intrisa di immensa malinconia e dignità, Adrien Brody scolpisce la migliore interpretazione della sua carriera. Lo fa in The Brutalist di Brady Corbet, film fiume di tre ore e mezza. Brody interpreta László Tóth, un architetto ebreo ungherese sopravvissuto all’Olocausto, che fugge dall’Ungheria, e approda nel dopoguerra in un’America sospettosa, diffidente, razzista, che lo respinge e lo accoglie allo stesso tempo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Se in questi giorni avete seguito la discussione sulla Mostra del Cinema di Venezia, sapete che i critici hanno già deciso il film che vincerà il Leone d’oro: è The Brutalist di Brady Corbet, descritto con aggettivi quali “monumentale” e “capolavoro” da tutti quelli che hanno avuto la fortuna di assistere alla prima andata in scena nella Sala del Lido. (Rivista Studio)

The Brutalist è un film di produzione americana e ambientato in parte a Budapest e negli Stati Uniti e in parte proprio a Carrara. (La Voce Apuana)

Cresce sempre più alta l’onda che ogni anno investe un film e lo trasforma in overnight cult. A Venezia 81 è già un caso, con caccia al biglietto, The Brutalist di Brady Corbet, 215 minuti di intensità. (Elle)

In seguito alla visione di The Brutalist, opera terza di Brady Corbet, si è verificato un fatto assai strano nella redazione di CineFacts.it. L'opera racconta la storia dell’architetto ebreo László Tóth emigrato dall’Ungheria negli Stati Uniti nel 1947: dapprima costretto a lavorare duramente e vivere in povertà, il protagonista ottiene presto un contratto che cambierà il corso dei successivi trent’anni della sua vita. (CineFacts)

Brady Corbet è riuscito a fare una cosa rara: un grande film in cui l’architettura è al centro e come protagonista c’è un architetto, interpretato da Adrien Brody, una figura ispirata a Breuer, Kahn e Rudolph. (Domus IT)

La sua lunghezza, di circa 3 ore e mezza, è però funzionale allo sviluppo della vicenda, che riporta decenni di vita di un architetto ungherese, personaggio di finzione, sopravvissuto all'Olocausto. (Radio Italia)