Manette ai poveri e a chi protesta: l’Italia è a rischio democratura

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Osservatorio Repressione INTERNO

Le democrature, neologismo ossimorico attribuito da molti allo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano, hanno tutte una caratteristica tipica: sono regimi politici che sembrano funzionare con le regole formali delle democrazie, ma che i governanti deformano – con i comportamenti e con nuove leggi – fino a trasformarli in regimi autoritari de facto di Emiliano Fittipaldi da il Domani “Il Domani” giornale che dirigo, insieme a pochi altri media, da quando la destra è entrata a Palazzo Chigi ha cercato di accendere un faro sulle svolte normative che rischiano di trasformare il nostro paese non in una improbabile dittatura di stampo novecentesco, ma in un ircocervo illiberale svuotato dei principi su cui si fonda la Costituzione (Osservatorio Repressione)

La notizia riportata su altri giornali

L’itinerario … Al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. (Il Fatto Quotidiano)

Venti nuovi reati, altre aggravanti, pene più severe. Il ddl Sicurezza – su cui ieri hanno manifestato in tanti dopo l’appello della Cgil – è una raffica di norme che allunga ancor di più il codice penale. (La Stampa)

«Dissentire è un diritto, manganellare è un reato». (La Stampa)

Nulla di meglio, secondo questi zombie di altri tempi, che incontrarsi a piazza Vidoni nei pressi del Senato ed iniziare ad invocare la Siberia per la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (L'Opinione delle Libertà)

È fatto per vellicare gli istinti più retrivi sfruttando paure inconscie. Il DDL Sicurezza è un provvedimento ideologico che non ha niente a che vedere con la sicurezza vera. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni in piazza contro il ddl Sicurezza. "E' una svolta fascista nel nostro paese, manda in carcere i lavoratori che protestano perché perdono il loro posto di lavoro. Sappiano le famiglie che per i loro figli che protestano per una scuola migliore e bloccano le strade, come tante volte ho fatto io, c'è il carcere. (Il Sole 24 ORE)